Specchio segreto fu una trasmissione televisiva in otto puntate, in onda sul Programma Nazionale a partire dal 19 novembre 1964, scritta, ideata e diretta da Nanni Loy. Nei venticinque episodi proposti dall’autore e regista, viene messo in scena l’assurdo ed il paradosso della realtà. Gag create a tavolino ed una telecamera nascosta dietro uno specchio, mostrano al telespettatore le reazioni imprevedibili, spontanee, divertenti degli italiani. Le situazioni iniziali, comunque, furono studiate ad arte, sceneggiate da Giorgio Arlorio ed i malcapitati entrarono a far parte di un copione in parte scritto, comportandosi secondo codici prevedibili e riflessi, alquanto condizionati.
Ispirandosi al fortunatissimo format americano Candid Camera, ovvero filmare persone dalla strada a loro insaputa, di fronte a situazioni surreali, create ad arte da attori professionisti, Specchio segreto si distinse dall’originale per l’intelligenza creativa del suo autore. Il programma che aveva prettamente finalità comiche e non prevedeva lezioni morali, assomigliava molto alla commedia all’italiana. Loy non rinunciava alla risata, che nasceva dall’osservazione impietosa delle miserie altrui, ma non si privava nemmeno della lezione sociologica. Lo scherzo non era fine a sé stesso, dopo la risata c’era la riflessione sul modo d’essere dei connazionali, quasi un’analisi di costume che scaturiva dalla provocazione e dalle reazioni del malcapitato. Loy aggiungeva del cinismo alle situazioni mettendo in risalto la psicologia della vittima impreparata, superando la comicità fine a sé stessa limitata all’irridere il malcapitato. La trasmissione diventava una spietata lente di ingrandimento dell’alienazione sociale che nella civiltà neo industriale di quegli anni iniziava a diffondersi in Italia.
Furono prodotti venticinque sketch e lo stesso Nanni Loy fu interprete in molti di essi. Fra quelli più divertenti ricordiamo: un ingenuo cliente di un bar di Bologna che inzuppa il proprio cornetto nei cappuccini altrui; un emigrante sardo solo a Milano che ferma dei passanti per chiedere un invito ad un pranzo natalizio; un evaso dal carcere romano di Regina Coeli che chiede riparo, spaventando le vittime nel vicino rione; un taccheggiatore in un grande magazzino che si fa sorprendere da un sorvegliante innescando una spiacevole discussione; un negoziante milanese che tiene la propria moglie legata ed imbavagliata nel negozio.
Al di là del successo clamoroso di pubblico, la trasmissione fu molto criticata da più parti per aver abusato della inconsapevolezza delle persone coinvolte negli scherzi filmati.
Specchio segreto fa parte di quella tv definita da Renzo Arbore ” con velleità artistiche e culturali”.