La prima apparizione ufficiale di Fabio Fazio è verso le 20,35 ai microfoni di Vincenzo Mollica. Fuori del teatro Ariston dice di aver visto Maurizio Crozza ma non sarebbe riuscito a sapere i contenuti del suo intervento che è previsto per le 22,40 circa. Strano, visto che Crozza ha già provato, ieri sera al teatro Ariston.
Subito dopo arriva il siparietto di Antonello Dose e Marco Presta che anticipano a modo loro i contenuti della kermesse. Le immagini spaziano all’interno e all’esterno del teatro Ariston. Battute e gag tra cui “Gianni Morandi ha aperto un negozio qui a Sanremo, in via Matteotti” e vive felice.
Subito dopo Pippo Baudo fa un appello per la casa Allegria di Mike Bongiorno. Finisca così l’anteprima Festival. E si entra nel vivo della prima serata. Dopo una prima lunga pausa pubblicitaria.
Sigla dell’Eurovisione. Il festival di Sanremo è la trasmissione più popolare della tv, esordisce Fabio Fazio. E subito dopo presenta l’omaggio a Giuseppe Verdi. Si esegue Va pensiero, eseguito dall’Orchestra sinfonica di Sanremo.
Luciana Littizzetto arriva in carrozza, sembra quella della favola di Cenerentola. Non a caso Fabio Fazio la chiama “principessa” per fare la differenza con “le vallette”?
Battute della Littizzetto: salgo le scale come Monti, non scendo, ma salgo. Siamo in ritardo, dice Fazio e lei di rimando: chi se ne frega.Poi: faccio vedere subito la farfallina. Ed ecco che legge la “Letterina a Sanremo”, inteso come “santo” che non esiste. Chiarisce subito che eviterà facili rime osè con Gualazzi e Galiazzo. E rivolgendosi al sindaco di Sanremo: “Lei non è indagato”? Battutine con evidenti richiami a politici, tra cui Berlusconi ( I ristoranti sono pieni, ma di gente che cerca lavoro come cameriere) e alla fine lo sdoganamento ulteriore del termine “c..lo” a cui segue un’altra sorta di imprecazione: “mi sono rotta i ma..ni”. E altro. Letterina scadente, per la verità, con le solite parole di cui non può fare a meno.
Dopo la pubblicità, la Littizzetto presenta il primo cantante, Marco Mengoni. La prima canzone è L’essenziale. Il secondo brano che interpreta ha per titolo Bellissimo. Ci sembra che la seconda canzone dalle atmosfere rockeggianti, sia più orecchiabile. “Anche il mio cognome finisce in “oni” dice Mengoni. E Fazio di rimando: questo è una istigazione a delinquere.
Marco Alemanno arriva sul palcoscenico e ricorda Lucio Dalla. Vince la canzone L’essenziale.
Mi sento a mio agio sui tacchi come il Mullah Omar alla sagra del prosciutto di Parma, dice la Littizzetto.
E’ il turno di Raphael Gualazzi con la prima canzone “Senza ritegno“, molto rock and roll con atmosfere di jazz. Subito dopo Gualazzi canta Sai, un viaggio immaginario nella mansarda di un pittore. Lo stesso Gualazzi dice di preferire la seconda sua canzone.
Ed ecco Ilaria D’Amico in tutta la sua “fisicità” che non perde l’occasione di fare pubblicità al suo programma Lo spoglio. Vince “Sai” con il 62% dei voti delle giurie.
Ci siamo: ecco la discesa della Littizzetto che non trova però la scala e dice a Fazio: Buttati tu che hai le corna che ti proteggono.Quando arriva la scala ecco un’altra perla stile Che tempo che fa?, il gesto dell’ombrello. Accanto a lei compare il primo ospite, Felix Baumgartner per introdurre il quale si è fatta la ga della scala.
Dopo un’altra infornata di battutine alla Littizzetto, arriva Daniele Silvestri. Il primo brano che canta è A bocca chiusa. La particolarità è che è accompagnato da un signore che traduce nel linguaggio dei segni.
La canzone successiva è Il bisogno di te.Silvestri svela di preferire la prima che in effetti continua la gara. secondo il verdetto delle giurie. Ad annunciarlo è la “proclamatrice” di Daniele Silvestri. E’ Valeria Bilello.
Dopo un’altra lunga pausa per la pubblicità, è il turno di Simona Molinari e Peter Cingotti. Interpretano la prima canzone dal titolo Dr Jeckill e Mr Hyde- Orecchiabile.
La felicità è il titolo della seconda canzone. Contiene atmosfere alla Buscaglione. Tra le due il gruppo dice di non avere preferenze. Ma è Flavia Pennetta a annunciare che passa il turno La felicità Commento della Littizzetto sulla tennista: sei l’unica gradevole da veder buttare palle a destra e a manca in periodo elettorale.
Attesa per Maurizio Crozza, mentre va un altro blocco di pubblicità. Troppa davvero.
Arriva in maniera singolare, presentato come cantante: Silvio B. E’ Crozza nella parodia di Berlusconi che però fa Briatore e lancia soldi.E canta.Ma dalla platea arrivano contestazioni nei confronti del comico. Al punto che deve intervenire Fabio Fazio: siamo onorati di avere Crozza qui, uno dei più grandi comici che abbiamo, dice il padrone di casa. Datti all’ippica, dicono dalle prime fila. Fuori, fuori, fuori! continuano.
Dopo il salutare intervento di Fazio, Maurizio Crozza riesce a continuare il suo show, le contestazioni lentamente si calmano. E diventano applausi quando inizia a parodiare gli altri leader politici.Dopo un mediocre Bersani, Crozza continua con Ingroia, fa satira sociale, sviscera battute, ripropone tout court sul palcoscenico del teatro Ariston, molte gag di Il paese delle meraviglie e Ballarò. E forse questo è stato l’errore. A Sanremo, nel regno delle canzonette, la politica non è ben accetta. Accadde lo stesso lo scorso anno con Adriano Celentano, contestato e fischiato quando faceva predicozzi politici. La parte migliore dell’intervento di Crozza è stata la satira sociale sulla disgregazione regionale degli italiani.
Finalmente si torna alla normalità. E riappaiono le canzoni. Si riaffaccia la Littizzetto che subiito spara altre battute secondo il suo stile. “In camerino mi son rifatta le tette, adesso ho due melinde”. I due conduttori Presentano Marta sui tubi che interpretano le due canzoni: Dispari e Vorrei. Per loro le “proclamatrici” sono le sorelle Cristina e Benedetta Parodi. Ma prima di sapere quale canzone va in finale, l’ennesimo blocco pubblicitario. Va in finale il brano Vorrei.
Segue il siparietto dei due ragazzi gay che mostrando cartelli, narrano la loro storia d’amore e annunciano, sempre tramite scritte, che si sposeranno il 14 febbrario a New York.
Subito dopo è il turno di Maria Nazionale. La prima delle sue canzoni è Quando non parlo. Nell’annunciare le modalità del voto, Fabio Fazio si sbilancia nella parodia di Bruno Vespa. Questa ci mancava.Dopo aver cantato anche E’ colpa mia, Maria Nazionale si sente dire dalla Littizzetto: “guarda che tette”. Poi arriva Vincenzo Montella come “proclamatore”. Annuncia che il brano che continua la gara è “E’ colpa mia”.
TG1 In edizione breve
Si ricomincia alle 23,45 con l’entrata di Angelo Obgonna difensore del Torino, che consegna il premio alla carriera a Toto Cutugno, uno dei “superospiti” di questa edizione.Cutugno interpreta una versione solo apparentemente diversa de L’italiano accompagnato dal coro dell’Armata rossa. Poi canta in russo Le notti di Mosca. E giù altre battute. Tra cui quella di Cutugno che dice “quando sento queste canzoni sento la nostalgia della vecchia Unione Sovietica. Panico di Fazio e della Littizzetto che lo stoppano: No, no, basta così.
Ed ecco l’eterna Volare, cantata da Cutugno con il coro dell’Armata rossa. Ancora pubblicità.
Poi è la volta di Chiara Galiazzo con L’esperienza dell’amore.La sua seconda canzone ha per titolo Il futuro che sarà. Proclamatore per Chiara è Stefano Tempesti, portiere della Nazionale di pallanuoto. Va avanti Il futuro che sarà.
Ricapitolando, ecco le canzoni che riascolteremo. Marco Mengoni con L’essenziale, Raphael Gualazzi con Sai, mi basta un sogno, Daniele Siilvestri con A bocca chiusa, Molinari-Cingotti con La felicità, Marta sui Tubi con Vorrei, Maria Nazionale con E’ colpa mia, Chiara con Il futuro che sarà.
La prima serata si è conclusa alle 24,30