Allestito nel celebre Teatro delle Vittorie, lo show puntava innanzitutto sulla presenza scenica di due indiscusse primedonne, come erano Mina e Raffaella Carrà e fu considerato uno dei migliori spettacoli della storia televisiva italiana, sia per la formula che per l’idea, piuttosto ardita per l’epoca, di far condurre la trasmissione a due primedonne dello spettacolo italiano: Mina era reduce dai successi di Teatro 10 del 1972, accanto ad Alberto Lupo, Raffaella Carrà dalle due Canzonissima, 1970 e 1971, accanto a Corrado.
In ogni puntata veniva celebrata una forma di spettacolo, con la partecipazione, di volta in volta, di diversi famosi ospiti, del calibro di Alberto Rabagliati, le Gemelle Kessler, Macario, Gorni Kramer, Gino Bramieri, Aldo Fabrizi, Nino Taranto, Nilla Pizzi, Renato Rascel. Le puntate furono otto e ogni settimana un tema diverso: la prima puntata fu dedicata alla Radio, la seconda puntata al Cafè Chantant, la terza puntata alla Rivista, la quarta puntata alla Televisione con ospiti quali Mike Bongiorno, Adriano Celentano, Alberto Lupo e le Gemelle Kessler, la quinta puntata all’Avanspettacolo con ospiti quali Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, Toni Ucci, Aldo Fabrizi e Tino Scotti, la sesta puntata al Cabaret con Gianfranco D’Angelo, Paolo Villaggio, Paolo Poli, Cochi e Renato, la settima puntata al Musical, l’ottava puntata all’Operetta, il Circo e alla Commedia musicale.
In Milleluci tutto fu bellissimo: eccellenti le coreografie, i numeri musicali, molto curati i costumi ed i travestimenti. La camera, pur prediligendo i primi piani, fu estremamente mobile ed offrì molteplici prospettive delle scenografie.
Famose rimasero le due sigle del varietà: quella di apertura, cantata e ballata da Raffaella Carrà, fu Din don dan; quella di chiusura, interpretata da una Mina molto sensuale e fatale, accompagnata dal celebre armonicista Toots Thielemans, fu la più nota Non gioco più. Per Mina fu anche l’ultimo spettacolo televisivo: dopo Milleluci la cantante si limitò ad un paio di ospitate prima del definitivo ritiro dalle scene nel 1978. Stava per finire un’epoca: Mina lo fece capire con quel brano finale: in effetti il testo intendeva essere il suo messaggio d’addio ai teleschermi, divenuto definitivo con il video girato alla Bussoladomani di Marina di Pietrasanta, che chiudeva il game (andato in onda nell’estate del 1978, presentato da Claudio Lippi, Luciano De Crescenzo ed Ines Pellegrini), Mille e una luce, la sensualissima Ancora, ancora, ancora.
Gli otto appuntamenti registrarono medie di ascolti di oltre 23 milioni di telespettatori.