Portobello rappresentò il ritorno in Rai di Enzo Tortora, dopo otto anni di esilio. Per tale ritorno, Tortora, insieme alla sorella Anna, al pubblicitario Angelo Citterio e all’autore Adolfo Perani, creò un contenitore imperniato principalmente sull’idea di un mercatino in cui i partecipanti potevano vendere, o cercare, oggetti ed idee e farsi contattare dal pubblico da casa attraverso telefonate in diretta, filtrate dal Centralone, in cui erano presenti avvenenti telefoniste guidate dalla ex attrice Renée Longarini, ribattezzata “Sua Soavità” da Enzo Tortora. Attorno a questo, venivano proposte da Tortora alcune rubriche come Fiori d’arancio o Dove sei? in cui venivano proposte richieste matrimoniali o ricerca di persone.
La trasmissione ebbe un clamoroso successo, superiore alle più rosee aspettative e previsioni. Molto del successo è da ascriversi alla novità rappresentata dalla partecipazione al programma di gente comune, la cui rappresentazione televisiva non era ancora mai stata proposta. Inoltre, il programma rappresentava un grande esempio di idee e di scrittura creativa, tanto che c’è chi sostiene che Portobello fosse un contenitore di 5 trasmissioni diverse. In effetti molti programmi di successo degli anni ’90 come I Cervelloni, Chi l’ha visto?, Carràmba che sorpresa, Agenzia matrimoniale, Stranamore possono essere considerati evoluzione delle rubriche di Portobello.
Al programma partecipava un pappagallo con lo stesso nome della trasmissione ed una delle parti di cui si componeva il programma prevedeva la possibilità di tentare di far dire al pappagallo il suo nome, Portobello per l’appunto. L’impresa, per molto tempo quasi impossibile, venne compiuta per la prima volta il 1 gennaio 1982 dall’attrice Paola Borboni, che tentò, riuscendoci, di far parlare il pappagallo, per ottenere i soldi necessari ad un’operazione di chirurgia plastica per un bimbo ustionato sul viso.
Quando “Big Ben ha detto stop” gli inserzionisti dovevano lasciare le loro cabine dove avevano ricevuto le offerte dei telespettatori interessati ad acquisire i brevetti delle invenzioni proposte, potevano tornare a casa con i loro bottini, inebriati per aver conseguito lo status dei personaggi pubblici. Il programma riscosse un grandissimo successo nelle sette edizioni andate in onda fino al 1983: in media 20 milioni di spettatori in tutto il ciclo, con punte di 25 nel 1978 e 1979.
Il programma venne interrotto a causa del caso giudiziario che ebbe come oggetto Enzo Tortora, accusato di collusione con la camorra ed infine assolto completamente dopo una lunga battaglia giudiziaria.
Il 20 febbraio 1987, al momento del ritorno del programma, Tortora, visibilmente commosso, esordì dicendo: “Dunque, dove eravamo rimasti?…”. Nonostante la frase ottimistica, non si ebbe il successo delle edizioni precedenti. Portobello andò avanti fino al 26 giugno 1987, ma,ormai, appariva fuori posto, una trasmissione non più adeguata all’Italia che stava andando verso gli anni ’90.