Appena arrivati a Via Teulada, notiamo che c’è ancora gente nel corridoi, davanti allo Studio 2 del Centro di Produzione, dove da lì a poco andrà in onda un’altra puntata del programma di inchieste e di attualità condotto da Federica Sciarelli. Si sta facendo tardi, tra un po’ inizierà la diretta ed entriamo in studio.
La prima cosa che notiamo è che già buona parte del pubblico ha preso posto. Ma, a differenza di altri pubblici che attende in allegria l’inizio di un programma, sia di varietà, come di attualità, questo è un pubblico asettico, silenzioso, che non parla, ma bisbiglia. Forse è in carattere con il tema della trasmissione che per molti è angosciante, visti i temi trattati. Sembra che il pubblico si compenetri nei casi quasi fosse parente delle persone che vanno a chiedere aiuto per i propri cari scomparsi.
Detto ciò, mancano pochi istanti all’inizio della diretta. Quasi sempre il responsabile di studio scandisce il tempo: 5, 4, 3, 2, 1, in onda: un istante prima della fatidica accensione della famosa luce rossa, ci ha colpito il suono della campanella che avverte l’imminente diretta. Per un attimo ci è sembrato di essere tornati a scuola. Ricordate quando la mattina alle 8.30 la campanella scandiva l’entrata in classe per l’inizio delle lezioni? Ecco, il suono è simile. E questa campanella ci accompagnerà per tutte le pause pubblicitarie della trasmissione.
Ma, dopo queste divagazioni, torniamo alla trasmissione. Inizia Chi l’ha visto? e fa il suo ingresso Federica Sciarelli: il pubblico continuerà ad essere silenzioso per tutto l’arco della puntata. Ovviamente i casi trattati sono tristi, angoscianti ed il pubblico, elemento per questa trasmissione anche superfluo, perché i primissimi tempi non era previsto, si adegua. Chiunque può trovarsi in circostanze simili. Parliamo del caso di Maria Concetta Velardi, una vedova di Catania, che trascorre molto tempo davanti alle tombe del marito, scomparso più di 15 anni fa e del figlio Lorenzo, trentenne,scomparso alcuni anni fa. La signora non ha più una vita personale perché la morte del marito e del figlio s’è portata via un suo pezzo. Passa molto tempo a mettere a posto la tomba di famiglia, porta anche un caffè ai suoi cari, come se non fossero scomparsi, spesso l’accompagna il figlio maggiore Fabio: tutto però si ferma il 7 gennaio, quando Maria Concetta viene barbaramente uccisa, colpita brutalmente con una pietra raccolta nel cimitero, davanti alla tomba dei suoi cari. La donna era da sola in quel momento perché il figlio – che non si perdona e non si dà pace di essersi allontanato – era andato a fare delle commissioni e a salutare degli amici. Tutto si è svolto in poco meno di mezz’ora: secondo gli inquirenti e l’investigatore privato che segue il caso per conto del figlio, il colpevole potrebbe essere un maniaco, quasi sicuramente un uomo visto che la donna è stata trascinata per una ventina di metri e poi colpita con forza con delle pietre. Si pensa anche alla furia di un amante ed uno spasimante respinto, ma non si esclude anche il furto, visto che manca il borsello della donna in cui c’erano pochi spiccioli.
Altro caso che ci ha colpito è stato quello del piccolo Leonardo Rigamonti. Quella sera in studio presente la mamma del bambino con il suo avvocato. Il piccolo Leonardo Rigamonti è uno dei tanti minori sottratti da un genitore, in questo caso è stato portato via dal padre, mentre si trovava a casa durante gli ultimi giorni di festa. La madre era andata a prenderlo la sera dell’Epifania, ma a casa non ha trovato nessuno. Ha provato a chiamare al cellulare senza ricevere risposta. La donna ha fatto denuncia di scomparsa e sono scattate le ricerche. Il padre Maurizio, pochi giorni dopo, ha postato un video che lo ritrae in compagnia del figlio. Quella sera, come abbiamo detto, la mamma era presente in studio con il suo avvocato a discutere con la Sciarelli; in collegamento con lo studio, da Parma, l’avvocato di Maurizio Rigamonti, che confermava che il suo assistito stava rientrando a casa a Parma e che il bambino stava bene.
Dopo vari altri casi trattati, la trasmissione si conclude, silenziosamente come era iniziata, con il ricordo di Paolo Onofri, il papà del piccolo Tommy, ucciso nel 2006, morto proprio quel 15 gennaio, la stessa data dell’ultima puntata di Chi l’ha visto?: l’uomo ha vissuto la tragedia del rapimento e poi della morte del figlio. Colpito da infarto nel 2011, per il grande dolore, è entrato in coma dal quale non si è più risvegliato ed è morto proprio pochi giorni fa, il 15 gennaio.