Si apre quindi con un servizio intitolato «Far west in Parlamento: chi ha bloccato l’Italia?»; ne discutono in studio Daniele Martinelli (ex portavoce Movimento 5 Stelle), Paolo Ferrero (Rifondazione Comunista), Emiliano Liuzzi (Il Fatto Quotidiano), Guido Crosetto (Fratelli d’Italia), Francesca Barra, Alessia Mosca (PD) e Laura Ravetto (Forza Italia).
Come al solito, la D’Urso sottolinea che lei ci tiene a sentire le opinioni delle persone comuni. Vediamo poi un filmato ironico che ripercorre le gesta del Movimento 5 Stelle in Parlamento dopo le elezioni dello scorso febbraio; in sottofondo, esplicito leitmotiv musicale, I wanna be sedated dei Ramones. Immancabile il filmato della lite tra Roberto Speranza e Alessandro Di Battista.
Congedati gli ospiti, la prima intervista è a Claudio Scajola, “assolto dopo 45 mesi d’inferno”: è preoccupante la leggerezza dei media, dichiara l’ex ministro, visto che «è nato tutto da un trafiletto di giornale». E aggiunge. «Non è pensabile che si possano fare i processi sui giornali anziché nei tribunali, è una vergogna».
Terminata la riabilitazione mediatica di Scajola, la D’Urso mette da parte la faccetta piena di comprensione e sfoggia sorrisi in onore di Dalila Di Lazzaro, convinta che il figlio le mandi segnali dall’aldilà.
E’ poi la volta delle ex veline Alessia Reato e Giulia Calcaterra, che entrano baciando le donne della prima fila del pubblico. Le due professano l’orgoglio velino, e a noi non vengono risparmiati messaggi di nonne, fratellini, familiari assortiti.
Poco dopo, davanti a Barbara D’Urso , si siede Maria Rosaria Ventrone. Si tratta della ragazza per cui il calciatore del Napoli Edinson Cavani aveva lasciato la moglie; ora anche lei è stata scaricata.
Chi pensava che il vecchio detto “i panni sporchi si lavano in casa” fosse superato, deve ricredersi: arriva il figlio di Maradona, Armando junior; pare che l’ex moglie di Maradona, Claudia Villafane, sostenga che il ragazzo non sia figlio del calciatore argentino. Armando junior e la madre ovviamente, si ribellano.
Protagonista della parte finale della puntata, l’incontenibile Loredana Berté, che prende propoli in diretta, si allunga sulla poltrona, si commuove al ricordo della sorella Mia Martini e sostiene che per trovare un uomo intelligente bisognerebbe «andare con 10, 15 uomini diversi».
Giubbino da rocker e minigonna quasi inguinale, la Berté si esibisce con i suoi brani più celebri; nonostante il viso gonfio e l’atteggiamento eccentrico, il primo pensiero che viene in mente è uno solo: certe starlette di oggi quel carisma lì se lo sognano.
Appuntamento a domenica prossima!