Al centro delle vicende c’è il convento degli Angeli Custodi di Modena che ospita e accoglie tante belle ragazze in difficoltà a cui si affiancano, quasi sempre, giovanotti altrettanto belli e aitanti. Come accade ad Azzurra, il personaggio della Chillemi che riprende in alcuni tratti, la giovane donna già protagonista della serie Sposami, andata in onda lo scorso autunno su Rai1. Il gradimento di pubblico non ha convinto Raifiction che non ha dato il via alla seconda serie.
La novità della attuale serie è la mancanza della linea gialla con acclusa indagine, presente nella prima serie, sull’onda lunga del successo pluristagionale di Don Matteo. Suor Angela, questa volta, si occupa di casi umani, tematiche sociali come l’anoressia, la dipendenza da alcol e droga, l’adozione e l’affidamento. Problemi scottanti che vengono affrontati con leggerezza ma con la consapevolezza di poterli anche superare. In quest’ottica la fiction vuole addirittura porsi come mezzo educativo: dare l’esempio di come si può combattere una battaglia dura e uscirne vincitori. Sempre Che Dio ci aiuti.
I messaggi subliminali sono una caratteristica della nostra fiction. Quando però, nel cast ci sono attrici dalla recitazione non convincente e abbastanza superficiale, come le due ex Miss Italia,i valori e lo scopo educativo rischiano di essere sminuiti dalla scarsa credibilità dei personaggi.
Elena Sofia Ricci veste bene l’abito monacale. Si muove con la consumata esperienza dell’attrice consapevole che il personaggio è molto allettante e avrebbe fatto gola a qualsiasi altra interprete. Lei stessa confessa di essere molto legata a Suor Angela, di apprezzarne gli insegnamenti che cerca di mettere in pratica nella via reale di tutti i giorni. Una suora, che a suo dire, in qualche modo le ha migliorato la vita, mettendola anche a contatto con tante persone seriamente impegnate sia nel sociale che nella religione. L’amore con la A maiuscola, dice Suor Angela è un bene che anche gli atei apprezzano molto.
La sceneggiatura di Che Dio ci auti sembra attingere alla letteratura guareschiana trasposta in tv con i film di Don Camillo e Peppone. Suor Angela, infatti, una ex terrorista con un passato difficile, cerca, quando può, di isolarsi in chiesa e di rivolgersi al Crocifisso sperando in aiuto e conforto.La madre superiora del convento è Valeria Fabrizi che per questo personaggio si è ispirata un po’ alla madre, un po’ alla suora che le è stata più vicina durante i suoi studi in collegio, da piccola.
Infine: si nota lo sforzo di caratterizzare e definire ogni singolo personaggio, compreso il bambino a cui Azzurra deve fare da momentanea baby sitter. Proprio questo bimbo, interpretato da Cesare Kristian Favoino, è uno dei più credibili giovani attori della serie.