Conosciamo dunque i protagonisti di questo episodio: si tratta di Salvatore Tortora e Carmen Savanelli. Il primo problema che i due devono affrontare si presenta subito, al loro primo incontro: lui è rosso di capelli.. Ma l’inconveniente non li ferma; i due vanno avanti con la relazione, tanto che lei adesso è incinta.
A tal proposito Don Antonio delizia gli spettatori con una colorita nota di saggezza popolare: “Escono incinte e poi si sposano”.
Menzione a parte per la madre di lei, che sfoggia un avambraccio tatuato con motivo floreale.
E’ il momento della scelta del menù. Viene riproposto allo spettatore il leitmotiv dei frutti di mare e viene inaugurata una nuova tonalità nella scala dei colori: il “fucchesia”. E’ questa la nuance prescelta per addobbare la sala da pranzo.
Veniamo all’abito: come da prassi, la terza prova è quella buona. La scelta ricade su un modello largo, impreziosito da abbondanze di pizzo e tulle; la sorella di Carmen commenta entusiasta: “Prima sembrava la principessa Sissi, adesso sembra proprio Cenerentola”. E noi vogliamo ricordarla così, convinta che la realizzazione estetica di una donna sia una “fanciulla” che spazza cenere piuttosto che una principessa per nascita.
Non solo: promette anche di deliziare la sposa con un’esibizione di hip hop.
La telecamera inquadra poi il boss, Don Antonio: l’uomo appartiene al Sacro ordine dei Cavalieri Crociati di Malta; lo vediamo indossare la divisa in tutto il suo splendore.
La notte prima delle nozze, immancabile la serenata sotto la finestra di lei; Carmen raggiunge il suo Salvatore con i bigodini in testa; davanti casa della ragazza c’è un tripudio di mani che battono a tempo.
E’ il grande giorno: alla Sonrisa inizia la preparazione del buffet; gli invitati mangeranno ostriche, salmone marinato, orate, insalata di mare, alici e gamberoni.
Nel frattempo termina la funzione religiosa; uscendo dalla chiesa, la sposa sfoggia un bouquet con fiori bianchi e “fucchesia” disposti a forma di ventaglio.
Alle ore 14.00 in punto i novelli coniugi fanno il loro ingresso trionfale al castello. Mentre il look degli invitati riserva le solite, grosse, soddisfazioni, alla Sonrisa arrivano pure dei turisti cinesi che fotografano tutto quanto si possa fotografare, compreso il padrone di casa.
La festa va avanti; finalmente assistiamo all’esibizione di Natasha, la sorella della sposa.
Altro momento di rito del programma, l’arrivo del neomelodico: stavolta tocca a Tony Daniele, “direttamente dal musical Scugnizzi”. Il cantante infiamma gli animi danzerecci fino alle 24.00, quando i festeggiamenti culminano con il taglio della torta.
Il Boss delle Cerimonie termina dunque così, con un matrimonio che non segna affatto un’inversione di rotta rispetto ai primi episodi. Se venerdì scorso sembrava che la rete avesse tenuto conto delle proteste di quanti non si riconoscevano in un tale tripudio di trash, questa puntata è stata un chiassoso ritorno alle origini.
A conferma di ciò, l’episodio in replica: quello di Felicia Vitiello e Salvatore Del Sorbo.
Ne ricordiamo i momenti salienti, a partire dall’imperativo mangereccio di Felicia: “No degustare, ma mangiare; bis e contrabbiss”. Seguono il vestito che, sempre secondo la sposa, deve essere “pomposo, appascente”, l’intera villa prenotata per un solo matrimonio, la suite riservata al cane,la sorella della sposa in un modello giallo evidenziatore, l’arrivo alla Sonrisa in carrozza. E naturalmente, rimarrà indimenticabile la sera della serenata: il futuro marito giunge sotto casa della gentile donzella in sella a un cavallo bianco, vestito da principe azzurro. Solo che il mantello è viola.
L’episodio si conclude con Felicia, colei che voleva una festa in “stile principesco”, che dà prova di quanto sappia essere principesca fumando un sigaro.
Adesso è finita davvero; ma 24 minuti pe unr matrimonio è davvero troppo poco. Qui urge seconda stagione.