L’interrogativo è: Grillo andrà davvero al Festival? Massimo Giletti manda in onda il celebre spezzone della partecipazione del comico all’edizione del 1988. Ne discutono, in studio, Gloria Guida, Mara Maionchi, Silvia Avallone, Fulvio Abbate.
Dopo un’intervista di Gianni Ippoliti a Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, risalente, dice Ippoliti a molti giorni prima, Ron interviene da Sanremo con il suo ricordo di Lucio Dalla. Segue un servizio su Raffaella Carrà, ospite di questo Festival. Mentre i presenti ne esaltano le doti di artista e sottolineano come la show girl e cantante abbia preceduto di molto Lady Gaga, Abbate è impietoso: guardiamo sempre al passato; con tutto il rispetto per la Carrà anche lei tutto sommato è una «minestra riscaldata». Giletti avrebbe voluto svelare molto di più sulla imminente kermesse canora, ma evidentemente, non gli è stato possibile. Si è limitato a fare delle ipotesi su quanto potrebbe accadere con Grillo in giro.
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Naturalmente ci sono stati anche altri momenti del talk show: il primo dedicato alla vicenda dei Marò Latorre e Girone, la seconda all’attualità e, per il consueto spazio sui Protagonisti, un’intervista a Il Volo, i tre ragazzi tenori che stanno ottenendo un grande successo negli Stati Uniti.
Inizialmente dunque, Giletti ospita in studio Mario Mauro, Ministro della Difesa, mentre, via Skype, sono collegati Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Il ministro Mauro ribadisce la loro innocenza, sottolineando il loro senso di grande responsabilità : «L’Italia dovrebbe guardare a loro se vogliamo capire il senso di quanto è chiamata a fare la politica».
Giletti chiede ai due marò come riescano a vivere da due anni senza sapere quale sarà il loro destino: «La forza ci è data da voi che, quotidianamente, spendete una parola per noi. Il periodo più brutto è stato quello passato in carcere» rispondono. Alle loro spalle, una fotografia di Papa Francesco, donata loro direttamente da Bergoglio.
Mauro conclude rifiutando l’ «idea di certa stampa che li ha dipinti come due Rambo»: li avete appena visti, come potrebbero essere tali? E Giletti chiosa: «Sono italiani, l’Italia deve battersi per loro».
Terminato lo spazio riservato ai Marò, si passa all’attualità politica: si parla di Matteo Renzi. Quello che ha stupito di più di Renzi, esordisce il conduttore, è la sua rapidità.
In studio il giornalista Alan Friedman, autore di Ammazziamo il Gattopardo, Renata Polverini (Forza Italia), lo scrittore Mauro Corona, Ernesto Carbone (PD), in collegamento l’imprenditore Guidalberto Guidi (Pres. Ducati Energia). Presenza fissa, come al solito, Klaus Davi spesso con opinioni speso poco condividibili.
Friedman dà una descrizione sintetica dei due uomini Pd Letta e Renzi: «Renzi è davvero giovane, e vuole dare la scossa al Paese. Letta invece è giovane, ma con la testa vecchia». Poi vediamo una serie di servizi sul sindaco di Firenze, incluso uno in cui ci viene mostrato il suo parrucchiere.
Per lo spazio riservato ai protagonisti, Giletti intervista infine Il Volo, il gruppo dei tre ragazzi tenori, ospiti a Sanremo nel 2010. Il gruppo è molto famoso fuori dal nostro Paese, tanto da essersi esibito al Madison Square Garden insieme a Barbra Streisand.
Le telecamere dell’Arena sono andate a trovare amici e parenti nei paesi dei tre tenori, in Abruzzo e in Sicilia.
Una carriera iniziata come un passatempo dicono, adesso è diventata un lavoro, per cui bisogna continuare a studiare, perché c’è sempre qualcuno pronto a superarti.
La puntata si conclude qui, con i tre ragazzi che intonano l’appuntamento a domenica prossima.