La linea passa dunque al Festival. Ecco l’anteprima targata Pif: Sanremo e Sanremolo. Il testimone di Mtv ci mostra la città, compreso un cartello sbagliato.
Pif arriva davanti all’Ariston, finalmente come “vip”: potrà mangiare gratis ai buffet e la sicurezza non lo “guarderà male”. La famosa sala stampa: ci sono posti per quasi 1000 giornalisti accreditati. Fazio gli scrive un pronostico con gli ascolti della prima serata, chiude la busta e gliela consegna.
Pif esce dal teatro; il tour della città dei fiori prosegue, e scopriamo che il santo protettore della città è San Romolo, di cui Sanremo è una contrazione. L’anteprima termina davanti alla statua di Mike Bongiorno. Pubblicità.
Fazio entra in scena; il sipario non si alza quando si doveva alzare. Primo inconveniente della serata, ma il conduttore inizia subito: legge una lettera su come la bellezza non sia un lusso, ma qualcosa che ci appartiene.
Urli dalla platea; non si capisce bene cosa dicono, ma sono di contestazione; Fazio chiede che vengano alzate le luci. Nasce subito un diverbio tra i due.
Due uomini minacciano di buttarsi dagli spalti se Fazio non legge la loro lettera; il ricordo corre a Pippo Baudo.
Il conduttore accetta, chiedendo scusa al pubblico ma, dice, “bisogna comprendere la disperazione”. Fazio parte con un discorso sulla bellezza, dando l’impressione di riprendere da dove aveva lasciato.
Ricorda De André, che oggi avrebbe compiuto gli anni e raggiunge la moglie in sala. In ricordo dell’artista genovese, sul palco Ligabue in Creuza de ma. Finalmente la lettera, scritta dai lavoratori del Consorzio di bacino di Napoli e Caserta: non ricevono lo stipendio da 16 mesi, chiedono perciò l’intervento del governo per mettere fine a questa situazione. Tra i loro colleghi, tre si sono suicidati.
La crisi economica arriva tra la spensieratezza che caratterizza la musica del Festival; il conduttore lancia la pubblicità, con la speranza di poter ricominciare di nuovo dopo il break.
E’ il momento della donna dell’Ariston, Luciana Littizzetto: la comica entra tra piume, lustrini e pon pon, accompagnata da alcune ballerine.
E Lucianina legge la sua lettera, anche lei, risparmiandoci la scontata rima con Gualazzi e con Baglioni. Siparietto che conosciamo bene: Che tempo che fa a Sanremo.
Fazio spiega come avverranno le votazioni: 50% il televoto da casa, 50% la giuria della sala stampa. Il regolamento è identico a quello dello scorso anno.
Entra la prima concorrente in gara, Arisa. Siparietto che conosciamo bene: Che tempo che fa a Sanremo. Il secondo pezzo scelto è Controvento, e qui c’è più ritmo. A un primo ascolto, nessuna delle due particolarmente d’effetto, ma meglio questa. La Littizzetto ad Arisa: “Perché non hai tenuto il tuo cognome? Potevamo dire: la miglior Pippa di sempre” . La canzone finalista è Controvento; ad annunciarlo, Tito Stagno, che ha raccontato lo sbarco sulla Luna. Un minuto e mezzo di pubblicità.
Si rientra: è la volta di Frankie Hi-Nrg, Un uomo è vivo. L’altro pezzo è Pedala, dal sound tra rap e raggae. Anche qui, convince di più la seconda.
Nel frattempo, la Littizzetto si è tolta le piume rosa per indossare un sobrio abito nero.
Stop al televoto; per sapere con quale pezzo gareggerà Frankie Hi-Nrg, entrano Tania Cagnotto e Francesca Dallapè. Il responso: passa la seconda, Pedala. Dopo la pubblicità, anticipa Fazio, il momento più atteso degli ultimi 15 anni; per l’occasione il conduttore entra in lupetto nero, vestito da “esistenzialista”.
Letizia Casta scende la scala vestita con un abito a metà tra bianco e grigio; il colore ideale vista la sua carnagione olivastra. Incredibile: Fazio ricorda subito il film Di Veronesi, Una donna per amico, con cui la Casta sarà al cinema nei prossimi giorni. Nemmeno il tentativo di nascondere la promozione dell’attrice. La modella francese canta Meraviglioso di Domenico Modugno davanti a un Fabio Fazio in estasi mistica, talmente in estasi da chiederle il bis, però stavolta canta anche lui. Dietro di loro, una fisarmonica. E la Littizzetto si sostituisce alla Casta.
L’amore di Fazio rientra, stavolta cantando Ma ndo vai. Momento lungo e noiosetto; c’è quasi da sperare che Grillo si alzi e inizi a inveire contro i presenti, lui che può. Dopo aver omaggiato anche Enzo Jannacci, la Casta esce, non senza che il conduttore ricordi il titolo del suo film.
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Riprende la gara: tocca ad Antonella Ruggiero. Il primo pezzo è Quando balliamo. mentre il secondo è Da lontano, entrambi lenti.
Entra Amaurys Perez, indimenticabile bacino di Ballando con le stelle 9; in realtà però è un pallanuotista. Perez legge il verdetto; il copione si ripete: a passare è il secondo pezzo, Da lontano. La Littizzetto come un’adolescente davanti allo sportivo: Fazio le copre la visuale.
Arrivano Rapahael Gualazzi & The Bloody Beetroots, Tanto ci sei: voce calda, intenso, coro che ammicca al gospel. Si, ma pure lui lento: in questo Festival la noia la fa da padrona. Appunto, Gualazzi attacca con Liberi o no, che aggiunge ritmo. Qualche vocalizzo e una chitarra rock sul palco; finalmente, era ora. Il problema è che, paradossalmente, preferivamo l’altro brano. Però almeno è arrivata un sferzata d’energia all’Ariston. Comunque passa proprio Liberi o no.
E’ il turno del primo ospite: Raffaella Carrà. La più giovane sul palco è lei, convertitasi al sound dance con il disco Replay. Fazio stupito dall’energia che la donna ha dimostrato nel ballo. Ancora pubblicità. Si parla subito di Replay, il disco uscito a novembre: “Siccome a The voice mi hanno fatto fare tutto il mio repertorio, avevo bisogno di altri pezzi per quest’anno”, spiega.
La Carrà si appella al governo indiano perché faccia processare i due marò Latorre e Girone in Italia. Il rapporto della Carrò con il vestiario: “Non mi vesto così a casa mia, lì sono la signora Pelloni. Io mi sono divertita molto con gli abiti”. Fazio ricorda lo spacco di un costume con cui cantava Rumore; spunta fuori la Littizzetto vestita da Carrà.
E’ altamente probabile che la parrucca sia la stessa con cui la Littizzetto si era immedesimata di Caterina Caselli.
Il saluto della Raffa dal pubblico è sulle note di Fatalità; la LittE’ il turno di Cristiano De André, Invisibili.zzetto balla, poi lascia tutto il palco alla Carrà.
Sono quasi le 23.30, e hanno cantato solo 4 big.
E’ il turno di Cristiano De André, Invisibili. Segue Il cielo è vuoto. In un cantautore come De André i testi fanno la differenza; preferiamo la prima.
A dare il verdetto, Cristiana Capotondi. Passa Il cielo è vuoto, che l’attrice aveva appena definito “più sanremese”; anche De André avrebbe preferito l’altra.
Entrano i Perturbazione; i conduttori scherzano sui tanti autori che hanno firmato il primo pezzo, L’unica.Il secondo pezzo è L’Italia vista dal bar, L’Italia vista dal bar: testo sul carattere degli italiani.
Sul palco Gramellini. Fazio lancia, ancora, la pubblicità: “Sanremo continua”. Vista la noia, una minaccia. Vince L’unica.
Gramellini legge il pezzo che verrà pubblicato domani nella sua rubrica Buongiorno su La Stampa: “tutti possiamo creare bellezza, ce ne siamo solo dimenticati”.
Fazio introduce Cat Stevens, l’ospite internazionale, una “leggenda vivente” della musica. L’artista esegue Peace Train, terminando con All you need is love dei Beatles: questo momento di musica ci affranca dalla noia che abbiamo subito fino ad ora. Il pubblico si alza in piedi; peccato non aver ascoltato Father and son. E invece no, eccola: dulcis in fundo. Dopo aver parlato di religione, la canzone per eccellenza sul rapporto padre-figlio: la semplicità di una chitarra e di una voce conquista l’Ariston. Pubblicità.
Stacchetto in onore di Freak Antoni, leader del gruppo punk degli Skiantos scomparso pochi giorni fa: lo ricorda la Littizzetto con le sue frasi entrate nel linguaggio comune.
Ultima cantante della sera, Giusy Ferreri. Primo pezzo, L’amore possiede il bene. Subito dopo Ti porto a cena con me. Stop al televoto; Fazio e Littizzetto chiamano Marco Bocci, l’ultimo presenter. Di nuovo pubblicità; che peccato che gli spot siano interrotti dai cantanti… Vince Ti porto a cena con me; la Ferreri sembra soddisfatta del verdetto.
I big di stasera si sono esibiti tutti; siamo alle battute finali. La Littizzetto si sbrodola in complimenti davanti a Marco Bocci.
Fazio ricorda che il Dopofestival sarà in streaming sul web.
L a buonanotte è affidata ad una clip che riassume i pezzi che stasera hanno passato il turno; queste sette canzoni potremo riascoltarle in gara giovedì.
Appuntamento a domani con gli altri sette big.