Ormai Pierfrancesco Diliberto ha preso a cuore la causa di Gianfranco Agus: più di 20 anni di lavoro in Rai e mai un pass per entrare all’Ariston. Qui bisogna parlare con colui che tutto può: Fabio Fazio. O, ancora meglio, il direttore di Rai Uno, Leone.
Pif riesce nell’impresa. Finalmente un biglietto: fila uno, posto 13. Agus ci sarà . Conosciamo i prezzi per tutte le serate del Festival: 600 euro in galleria, 1200 in platea.Pif parla con i figuranti che coprono i posti quando qualcuno si alza, altrimenti la poltrona vuota è poco televisiva. C’è chi ha 10 anni di onorata carriera alle spalle. Passiamo al pubblico: all’entrata, un signore coperto di ermellino che arriva da Palermo e ricorda tutti i vincitori. Poi una coppia da Genova ed infine, il protetto del Testimone di Rai Uno: Gianfranco Agus. E’ la sua prima volta nel teatro. Fine dell’anteprima. Si comincia con un prologo dedicato al Claudio Abbado, scomparso appena un mese fa.
Sul palco, l’Orchestra Filarmonica della Fenice di Venezia: ouverture di Mozart. Nel frattempo Fazio è già riuscito a dire “bellezza” almeno tre-quattro volte. Terminata l’ouverture de Le nozze di Figaro, Fazio saluta il maestro Diego Matheuz: «Questo è il luogo pop per eccellenza, ma Abbado non aveva paura dei luoghi».
Riepilogo dei brani con i relativi codici associati per il televoto. A proposito: il brano di Frankie Hi-Nrg è spudoratamente identico a Golden Hen di Tenor Saw. Ma i pezzi non dovevano essere originali?
Il tempo che la Littizzetto faccia un apio di battute sui cantanti in gara, ed entra Renzo Rubino. La canzone è Ora.
Inizio con brio: in radio Ora potrebbe rivelarsi piuttosto molesta.
Seconda cantante, Giusy Ferreri: Ti porto a cena con me. La telecamera non si lascia sfuggire i trampoli di vernice nera ai suoi piedi.Primo blocco pubblicitario.
Alla Littizzetto hanno appena comunicato che il Festival ha giĂ dieci minuti di ritardo: un buon motivo per chiedere un applauso.
Entra Frankie HI-Nrg: Pedala. Ma il pezzo è scandalosamente identico al brano Golden Hen dell’artista Tenor Saw. Chissà che ne direbbero quelli c he ben pensano di questa “cover”.
Raphael Gualazzi & The Bleetroots, Liberi o no. E vai di falsetto, pianoforte e coro gospel.
Prossimo big in gara, Cristiano De André con Il cielo è vuoto.
Dopo il break, si rientra in studio con il monologo di Luciana Littizzetto: «il tema di questo Festival è la bellezza, per cui mi chiedo perché hanno chiamato noi due». Seguono carinerie sul collega e una serie di considerazioni su cosa migliori l’aspetto fisico degli uomini: la barba per esempio, che può rendere un uomo non bello «figoide». Per le donne invece, la bellezza sta diventando un’ossessione. Com’è possibile che il girono prima sono piene di rughe e il giorno dopo hanno la pelle liscia come una pentola d’alluminio?
Un mondo di uguali è il nazismo, che ammazzava i diversi e i deboli. La bellezza è la modella sulla sedia a rotelle, Alex Zanardi: Barilla, un bambino down nella famiglia tradizionale non ci può essere?
Mi dovete spiegare perché due tette grandi come due cupole è normale, e una con un braccio no. La conclusione: se lasciamo passare messaggi distorti su cosa sia normale «non stupiamoci se un bambino dà fuoco a un barbone, perché i fiammiferi glieli abbiamo dati noi». Finalmente un monologo con un retropensiero interessante.
Ora sul palco, Flavio Caroli che parla di Van Gogh.
Dalla platea arrivano urli di protesta: basta chiacchiere, questo è il Festival della canzone. Temevano un deja-vu, invece è un flash mob canoro, ed è l’unico momento di spettacolo davvero riuscito.
Fazio: «Ci tengo a dire una cosa, anche per stabilire una differenza: questo l’abbiamo organizzato noi»
La gara riprende con Francesco Sarcina: Nel tuo sorriso. PubblicitĂ .
Settimi concorrenti, i Perturbazione con L’unica.
Il prossimo è Francesco Renga, con un po’ di ferraglia in meno rispetto a ieri sera : Vivendo adesso.
Nono campione in gara, Riccardo Sinigallia con Prima di andare via. Pubblicità , poi il primo ospite: Renzo Arbore. Momento celebrativo per un uomo che ha rivoluzionato il modo di fare televisione. Fazio gli consegna un premio lui, ironico: «Quando finisce la commemorazione?» Ad ogni modo, lo accetta perché «non è alla memoria».
Scherza sulla vecchiaia: uno dei primi sintomi è dimenticare cosa si è detto poco prima, perciò lui cerca di giocare d’anticipo prendendo tutti i giorno 10 minuti di ascensore. Sta pensando inoltre a un talk show in cui dibattere il tema «i collanti per dentiere non sono più quelli di una volta».
Fazio vorrebbe parlare, ma Arbore è strabordante. E attacca a cantare: «Ma la notte…no!» Arbore ricorda la «sua città » sofferente, Napoli. Partono quindi le note di Reginella, omaggio a Roberto Murolo.
E poi Comme facette mammeta; via col ritornello: «Ciento rose ncappucciate»
Un monumento vivente Arbore, però non si può fare a meno di notare che questo Festival 2014 non riesce a smettere di guardare indietro. Pubblicità . Ricapitoliamo: mancano ancora 5 big, 4 giovani e Damien Rice, l’ospite internazionale.
Tocca a Noemi, Bagnati dal sole. Stasera capelli sciolti e vestito lungo nero.
Codice 11 per Antonella Ruggiero, Da lontano. Il taglio del completo nero della cantante è ispirato a un kimono. Ennesimo blocco pubblicitario.
Si torna all’Ariston; Arisa è già sul palco. Canta Controvento.
E’ la volta di Ron col suo motivo fischiettato: Sing in the rain.
Ultimo big in gara, sempre con gli occhiali da sole in sala: Giuliano Palma in Così lontano
Rientrato direttamente dallo spazio, dove ha trascorso sei mesi, Luca Parmitano: è il primo italiano ad aver compiuto una passeggiata spaziale fuori dal velivolo. Vediamo alcune immagini della Terra e dell’Italia visit da fuori orbita. Rientrato direttamente dallo spazio, dove ha trascorso sei mesi, Luca Parmitano: è il primo italiano ad aver compiuto una passeggiata spaziale fuori dal velivolo. Vediamo alcune immagini della Terra e dell’Italia visit da fuori orbita.
E’ il momento dell’sopite internazionale, che come al solito si esibisce a mezzanotte passata: all’Ariston c’è Damien Rice che canta Cannonball. Il secondo pezzo che esegue è la struggente The Blower’s Daughter Ore 24.20: Fazio annuncia che tra due minuti, di pubblicitĂ ovviamente, inizierĂ la gara de giovani. Che trattamento indegno per questi ragazzi…e dire che sono proprio loro che avrebbero bisogno di farsi conoscere.
Come ieri, due nuove proposte verranno eliminate già da subito; sabato prossimo però, potranno esibirsi tutti e otto.
Vengono assegnati subito i rispettivi codici: i ragazzi infatti, canteranno uno dopo l’altro.
Il primo ad entrare in scena Rocco Hunt, rapper partenopeo: Nu Journo Buono. Il testo è di attualità , parla di una terra che non è solo Terra dei fuochi: «Questo posto non deve morire, il mio accento non deve morire»
Ora in scena, Veronica De Simone: Nuvole che passano. Ieri ci ha fatto sorridere il look di Arisa, ma adesso ci sentiamo in dovere di chiederle scusa. Look da palco in questo preciso istante: tatuaggi tamarri sulle braccia, vestito corto con pizzi da bomboniera, capelli biondi tinti, caschetto da frate con aggiunta di treccia. PiĂą che una cantante, una cosplayer.
Terzo giovane in gara, The Niro con 1969.
Ultimo ragazzo Vadim; la canzone si intitola La modernitĂ
Mancano dieci minuto all’una di notte, e ancora non sappiamo quali giovani passano, e ancora pubblicità . Finora la puntata più lunga.Classifica provvisoria basata sul televoto (vale un quarto della votazione complessiva):
1 Francesco Renga
2 Arisa
3 Renzo Rubino
4 Perturbazione
5 Raphael Gualazzi
6 Cristiano De Andrè
7 Giusy Ferreri
8 Antonella Ruggiero
9 Noemi
10 Riccardo Sinigallia
11 Francesco Sarcina
12 Giuliano Palma
13 Ron
14 Frankie Hi-Nrg
Disappunto in sala su tutte le posizioni, specie su quella di Noemi.
Si classificano Rocco Hunt e The Niro; i due si sfideranno dunque con Diodato e Zibba.
E’ finita, finalmente. Appuntamento a domani!