21.15 – Ha inizio la quarta ed ultima puntata de Il meglio d’Italia con Enrico Brignano. Dopo il balletto, che accompagna il comico nella sigla, ecco che arriva la partner femminile, Liz Solari. Per la prima volta, terminato il balletto, Brignano presenta uno per uno il corpo di ballo, l’orchestra diretta da Federico Capranica, ed il coro.
21.20 – Liz Solari è triste perché la trasmissione sta finendo. Lei ha cercato di studiare bene l’italiano, servendosi e documentandosi sul “Brignani” dono del comico, per apprendere parole e bellezze d’Italia.
21.25 – Monologo di Brignano sulla moda. Si parla di Armani, Valentino, Dolce & Gabbana. Confronta il modo di vestire degli italiani con gli stranieri. Questi ultimi fanno una pessima figura. Sono vestiti male. Ecco che il comico si diverte ad evidenziare le differenze: lo straniero con il sandalo francescano ed il calzino corto, tipico dei tedeschi, con la “panza” e la canotta. E le donne straniere? Una vera pietà. Si scherza sui vestiti attillati che indossano e magari hanno 45 rotoli di ciccia.
21.35 – Ecco il primo ospite della serata: Carlo Conti. Parodia de L’eredità, il suo quiz. Brignano fa vari concorrenti alle postazioni. Una scenetta un po’ fiacca che fa solo affaticare Brignano.
21.50 – Dopo lo spot pubblicitario, si ritorna in studio. Brignano ipotizza che ogni conduttore sognerebbe di condurre il Festival di Sanremo. S’immedesima nella conduzione, ma è un pretesto per presentare Arisa, la vincitrice di quest’anno della kermesse canora che canta, per l’appunto, Controvento. Dopo l’esibizione, breve intervista con lei che parla a monosillabi. Ma è una scenetta o è proprio così?
22.01 – Ecco che arriva nuovamente Liz. E Brignano con lei fa un ripasso su ciò che le ha insegnato riguardo la gestualità, il linguaggio dei gesti. Scenetta che termina cantando la nota canzone Quizas, Quizas, Quizas, loro due con il balletto.
22.07 – Liz e Brignano passeggiano per lo studio ed il comico ci erudisce su altre invenzioni italiane: il cono gelato, la bicicletta, la cambiale, la banca. E da questa ultima invenzione, un monologo sulla banca, ci si sofferma sul rapporto fra cittadini e banche. Burocrazia e difficoltà di fare un prelievo, magari per comprare un elettrodomestico.
22.30 – Dopo la pausa pubblicitaria, Brignano continua a parlare di banchieri, di un certo Amedeo Peter Giannini, un banchiere italo statunitense, fondatore della Bank of Italy. Da questo Giannini, si parla di un altro Giannini, Giancarlo, che fa il suo ingresso in studio. Giannini, conversando con Brignano, ricorda i suoi rapporti con i maggiori registi, ma ha lavorato di più con Lina Wertmuller. E non può non ricordare Mariangela Melato, applaudita dal pubblico. Segue una lezione di recitazione di Giannini a Brignano. E a chiusura dell’intervento, l’attore recita una poesia dedicata alla mamma che compirà 100 anni.
22.47 – Dopo l’attore, arriva Alessandra Amoroso, che canta Non devi perdermi. Terminata la canzone, l’Amoroso scambia due chiacchere con Brignano, raccontando la sua esperienza negli Stati Uniti.
23.00 – Dopo un’altra pausa pubblicitaria, ennesimo monologo di Brignano sulla moda. Si parla di modelli e particolarmente di modelle arrabbiate perché non mangiano e sono magrissime.
23.10 – Dopo un balletto ispirato alla moda, si parla ancora di invenzioni. Più precisamente di violini. Il primo fu inventato da Andrea Amati a Cremona. Brignano e la Solari presentano Massimo Quarta, noto violinista, che ha con sé un violino del 1765. Esegue un virtuosismo. Molto bravo.
23.20 – Brignano di nuovo in scena. Propone un pezzo già conosciuto sulle interrogazioni a scuola. Si parla di Giuseppe Garibaldi.
23.29 – Ancora battute, questa volta un po’ hot, vista anche l’ora su Garibaldi ed Anita.
23.35 – Brignano fa Garibaldi. Quando pronuncia la parola “bandiera” i garibaldini eseguono il canto popolare “La bandiera tricolore”. Allora il comico esasperato prende il fucile e li uccide tutti, esclamando: “Siete morti per la bandiera”.
23.37 – Liz Solari supera l’esame di italiano, diventando anche una grande esperta di intrallazzi.
23.42 – Brignano rende omaggio a Pietro Mennea, scomparso proprio un anno fa. E da qui un monologo imperniato su di lui. “Vorrei trovare un Mennea quando incontro un impiegato, un vigile o nei candidati politici quando vado a votare. Basta con questi cialtroni che dicono bugie”. Il monologo si fa un po’ troppo pesante quando comincia a parlar male di Berlusconi, Scajola, Schettino, Renzi. Non si poteva fare peggio di così.
23.50 – Termina con la sigla finale la quarta ed ultima puntata del programma. Un’esperienza deludente.