Il Papa, padre ed amico, è il racconto della Chiesa della speranza, alla vigilia delle canonizzazioni del papa polacco e di Giovanni XXIII, quattro puntate, ognuna di 40 minuti, a cura di Massimo Milone e Stefano Rizzelli, con i servizi di Costanza Miriano e la consulenza di Giuseppe Corigliano.
Dall’idea delle giornate mondiali della gioventù alla lunga malattia che decretò quel “santo subito”, nell’oceanica veglia di Piazza San Pietro, dall’identità dolce e rigorosa di Ratzinger al ciclone Bergoglio con i cambiamenti epocali di linguaggio e prospettive.
Filo conduttore della prima puntata, tra l’altro, il racconto di due grandi protagonisti dell’era Wojtyla: Joaquin Navarro Valls, per più di vent’anni portavoce del Papa e direttore della Sala stampa Vaticana che dice “quello che affascinava di Giovanni Paolo II è la verità che lui esprimeva. I giovani mi dicevano “nessuno mi ha mai detto né in famiglia né a scuola né nella società quello che dice lui ma quello è vero”.
Ed ancora il filosofo Stanislaw Grygiel, docente universitario e allievo di Giovanni Paolo II nonché amico di famiglia che, intervistato, sostiene: “la sua pastorale era molto semplice. Lui prima di tutto era con noi, era presente nella nostra vita, nelle nostre gioie, nelle nostre difficoltà”. E, sempre sabato su Rai 2, il racconto del portavoce della diocesi di Roma Don Walter Insero. Era uno dei giovani che ,a Denver, animarono la giornata mondiale della gioventù. Fu in quei giorni che decise di farsi sacerdote. La sua vita cambiò nel segno di Wojtyla.
Nelle quattro puntate, montate da Pierluigi Lodi, le immagini e gli eventi più significativi dei tre pontificati. In particolare quelli che hanno legato i tre pontefici ai giovani concretizzando, in tempi diversi e con carismi diversi, il grande intuito del Concilio Vaticano II.
Santo subito: viaggio nella religione dalla parte dei giovani
28 Marzo 2014
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