I cinque film tv, inoltre, affrontano problemi come la crisi e la disoccupazione, ma, come abbiamo detto, sono incentrati soprattutto su amori, matrimoni, separazioni, paternità, burocrazia. Insomma, un progetto ambizioso per una collana intitolata ‘Purché finisca bene’ con la quale torna in Rai Agostino Saccà in veste di produttore. L’ex direttore generale di viale Mazzini, infatti, ha realizzato con la Pepito produzioni, quello che definisce un lungo excursus nella commedia sentimentale italiana per capire come è cambiato il genere in base al mutamento della società”
La collana di questi primi cinque tv movie è composta da ‘Una Ferrari per due’, ‘Una coppia modello’, ‘Un marito di troppo’, ‘Una villa per due’ e ‘La tempesta’.
Ad interpretare i cinque film tv un gruppo di volti noti della fiction, da Giampaolo Morelli (visto in Braccialetti rossi) a Neri Marcorè, da Bianca Guaccero a Cristiana Capotondi, da Nicole Grimaudo (recentemente vista in Non è mai troppo tardi) a Sergio Assisi, con la partecipazione di attrici come Simona Marchini e Giuliana Lojodice. Per il direttore di Rai Fiction Tinni Andreatta si tratta di “un progetto strategico, visto che il lunedì è il giorno della settimana con il bacino di pubblico più ampio”. Le fa eco il direttore di Raiuno Giancarlo Leone che spiega: “abbiamo bisogno di cinema in tv ma non abbiamo abbastanza prodotti. Ben vengano collane di tv movie come questa”. Se il pubblico, come sembra dalle aspettative della vigilia, dovesse gradire, ci sarò una seconda collana di tv movie. Il genere insomma potrebbe avere in palinsesto lo stesso ruolo del grande cinema d’autore.
Ribadisce Tinni Andreatta: “sono vicende che propongono un caleidoscopio di grandi temi quotidiani, raccontati con un filtro comico”.
Perché, sottolinea Sergio Assisi, “non c’è bisogno di trovare sempre grandi spiegazioni dietro ad una commedia. Magari la gente ha solo voglia di ridere un po’”.
Infine Agostino Saccà spiega il motivo dell’ambientazione nel nord Italia: “se oggi vuoi raccontare la crisi delle aziende, lo fai meglio se le storie si svolgono al nord. Anche perché il centro e il sud Italia sono già molto rappresentati nella fiction. E’ giusto che la Rai faccia vedere anche il nord”.
Inoltre, conclude Andreatta, “questo è un punto di partenza. Se le cose dovessero andare bene non è detto che non si possano fare altri film raccontando altre zone del Paese”.