Ospiti in studio Annamaria Bernini (Forza Italia), Mario Giordano (direttore Tg4), Guido Crosetto (Fratelli d’Italia), Michele Emiliano (Partito Democratico), il giornalista Mario Adinolfi e Andrea Romano (Scelta Civica).
La puntata si apre con “la battaglia del senato” di Renzi: dopo il disegno legge sulle province, il motivo di scontro tra le forze politiche è l’abolizione del Senato; se infatti il disegno di legge non dovesse essere approvato, il premier ha annunciato le dimissioni. Viene trasmesso il video di Giovanni Toti e Mariastella Gelmini in cui, ignari di essere ripresi dalle telecamere di Repubblica tv, Toti confessa che Berlusconi non sa come liberarsi dall’ “abbraccio mortale di Renzi”.
Si collega Danilo Toninelli del Movimento 5 stelle, per cui il presidente del Consiglio sta attuando una deriva autoritaria con proposte di riforma che accentrano il potere.
Giletti mostra poi la villa sede del Cnl, il Consiglio nazionale del lavoro: 90 dipendenti che costano 7milioni di euro l’anno, un presidente da 214mila euro l’anno e una manutenzione dello stabile da 20milioni. In 50 anni di esistenza, il Cnl ha prodotto solo 14 anni di legge, di cui nessuno approvato. Sulla base di ciò, ci si domanda dunque se valga la pena mantenere in vita questa istituzione.
Il prossimo argomento di discussione sono i falsi invalidi: nello studio de L’Arena è arrivato il sindaco di Cuneo che, in quanto non vedente, conosce bene l’argomento.
Al di là dei falsi invalidi infatti, questo sostiene che bisogna approfondire il tema della cecità, altrimenti il dibattito non si concentrerà mai sulle esigenze di chi ha davvero bisogno di aiuto da parte dello Stato.
Raffaele Migliorini dell’Inps spiega che, per ottenere quelle somme, i falsi invalidi hanno sicuramente una base patologica su cui fare leva davanti ai dottori che rilasciano loro i documenti; in studio però, nessuno è soddisfatto da quanto detto.
Giordano è convinto che prima di fare cassa su questa categoria, e quindi puntare su facili populismi per raccogliere consensi, occorra fare molta attenzione: il rischio è di colpire chi sta male davvero. Crosetto aggiunge che il dramma è che i falsi invalidi tolgono soldi allo Stato, ma agli invalidi veri.
Gli ultimi minuti della trasmissione sono dedicati a Casini e al suo ritorno in campo: una scelta di responsabilità per il bene del Paese. Semplice criticare accusandolo di trasformismo, sostiene; occorre invece il dialogo tra parti politiche per attuare il cambiamento di cui l’Italia ha bisogno.
L’arena si conclude alle 16.00 circa, mezz’ora prima rispetto al consueto orario; linea alla Formula 1.