Ma vediamo cosa è successo.
La puntata si apre con Enzo Iacchetti che canta Gaber; subito dopo è la volta di Ombretta Colli che, proprio insieme a Iacchetti, ricorda il marito. Un uomo apprensivo con un invidiabile rigore nel lavoro; Iacchetti aggiunge che chiunque prende ad esempio la professionalità di Gaber, anche i più navigati.
E’ poi la volta di Carlo ed Enrico Vanzina, in promozione per il loro ultimo film, Un matrimonio da favola. La loro, dicono, è stata un’infanzia all’insegna della settima arte, circondati da grandi nomi, ma senza sapere ancora che un giorno il cinema sarebbe diventato il loro lavoro.
Si prosegue con il cinema, ma stavolta il genere è completamente diverso: Giuseppe Tornatore è in studio per presentare Il collezionista di baci. Si tratta di un libro che ripercorre più di un secolo di storia della cinematografia attraverso più di 200 locandine con le scene dei baci più famose. Il riferimento è naturalmente a Nuovo Cinema Paradiso, film che nel 1990 gli valse l’Oscar come miglior film straniero.
Viene mostrato il momento del ritiro del premio, che, scrisse ironicamente la stampa americana, gli è valso anche il primato per il discorso di ringraziamento più breve della storia.
Purtroppo nella pellicola non sono state inserite molte scena a cui Tornatore teneva perché i prezzi per la cessione dei diritti erano troppo alti; per una in particolare, gli era stata chiesta una cifra che ammontava a circa un quinto dell’intero budget a sua disposizione.
Salutato Tornatore, tocca a Vanessa Incontrada, anche lei ormai proiettata interamente verso una carriera da attrice.
Ma il momento clou è l’intervista a Maurizio Costanzo. Trattandosi di uno dei maestri della nostra tv, Domenica In gli dedica uno spazio molto ampio.
Vengono ripercorsi alcuni momenti salienti della carriera del giornalista, ricordando i volti passati al Maurizio Costanzo Show: da Falcone a Mastroianni, da Gassmann a Sgarbi. Indimenticabile poi la staffetta con Michele Santoro per Libero Grassi.
Non manca il ricordo dell’attentato subito: «venivo -spiega Costanzo- da due anni fitti di trasmissioni sulla mafia; avevo intervistato spesso le mogli, li avevo attaccati frontalmente in famiglia».
Il coup de theatre però, è la telefonata in diretta di Maria De Filippi. Davanti a una divertitissima conduttrice, i due sembrano dei novelli Sandra e Raimondo: lei la mattina gli dice come si deve vestire, e litigano pure sulle scarpe. In più lui non vuole acqua ma aranciata; la moglie allora chiama le segretarie per sapere quanto ha bevuto durante la giornata. E, aggiunge la De Filippi, «una volta fumava anche»; pare che lei gli trovasse i mozziconi di sigaretta spenti di nascosto. L’ha persino fatto dimagrire, e Costanzo, che si professa un perseguitato, scherza: «Per forza, manca la fustigazione».
Si conclude con Lorella Cuccarini, che quello spazio televisivo l’ha occupato per tre anni. L’occasione è la raccolta fondi di Trenta ore per la vita; negli ultimissimi minuti si aggiunge un inseparabile compagno della Cuccarini, Marco Columbro. Sembra un tuffo negli anni ’90; per un attimo la nostalgia di quelle domeniche si fa sentire.