Queste sono le premesse che anticipano la messa in onda su Rai1, il prossmo 27 aprile del tv movie “Non avere paura, un’amicizia con Papa Wojtyla“. Tutto inizia quando la famiglia del giovane maestro di sci e provetto alpinista Lino Zani, che gestisce un rifugio alpino tra le vette dell’Adamello, riceve una visita inaspettata: quella di Karol Wojtyla. Il Pontefice ha, con la montagna, un rapporto profondissimo e antico.
Ma non è finita: insieme al papa arriva anche un altro importante personaggio: il Presidente della Repubblica italiana, Sandro Pertini che è molto amico di Giovanni Paolo II. Tanto basta per impensierire oltre i limiti gli Zani, persone semplici, abituate ad accogliere nel proprio rifugio sciatori e scalatori all’insegna di un’ospitalità spartana come si addice ad un luogo estremo quale è l’Adamello, dove per mesi non è nemmeno possibile salire. Tutta la famiglia fu invasa da una sensaziione di sgomento ma anche di forte emozione sapendo di ospitare due fra le personalità più significative del Ventesimo secolo.
Nel cast della fiction ci sono Giorgio Pasotti nel ruolo di Lino Zani, Claudia Pandolfi, Ugo Dighero, Giuseppe Cederna (nel ruolo del Presidente Pertini) , Aleksey Guskov che interpreta papa Wojtyla e Katia Ricciarelli (Carla Zani) che torna alla fiction televisiva dopo essere stata nel cast di Un matrimonio di Pupi Avati. La regia è di Andrea Porporati. La sceneggiatura è stata supervisionata da Lino Zani dal cui libro “Era santo era un uomo” è tratta la fiction di Rai1
La visita inizialmente doveva rimanere segreta per motivi di sucurezza. Ma i due grandi protagonsiti non accettarono di nascondersi alla loro gente. E così la notizia venne subito divulgata. Lino Zani venne scelto per accompagnare il Papa nelle sue discese. Nasce, così una forte amicizia tra i due personaggi che si consolida di anno in anno e durerà fino alla scomparsa di Giovanni Paolo II nel 2005.
Nella fiction viene anche raccontato il motivo principale per cui il Pontefice si legò molto alla famiglia Zani: alla fine della prima vacanza, Lino consegnò a Wojtyla una serie di foto scattate tra i monti, istantanee per le quali gionali e settimanali avrebbero sborsato centinaia di milioni delle vecchie lire. Ma il giovane Lino sa che quelle immagini appartengono alla vita privata del suo nuovo amico e le consegna con affetto e stima.
Il racconto televisivo si sofferma anche sulla vita privata della famiglia Zani, con spaccati di ordinaria quotidianità e vicende che si spingono anche alle confidenze che Lino Zani faceva al papa sulle sue aspettative per il futuro. Il giovane aveva un solo obiettivo: raggiungere la cima della montagna. E il pontefice vi intravede la ricerca dell’assoluto. Lino accompagnerà il papa sulle montagne per venti anni. E gli sarà accanto, in piazza San Pietro, anche in quella sera dell’aprile del 2005, quando Giovanni Paolo II realizzò la sua ultima scalata: verso l’infinito, questa volta.