E’ il vicedirettore Sergio Valzania, che ha affrontato alcuni anni fa per la prima volta il cammino e ora lo ripete, diffondendone la conoscenza e i sentimenti attraverso le onde sonore. Nel 2013 ha seguito passo passo “La Via Francigena da Roma a Gerusalemme” mentre centinaia di eventi in tutta Italia, in Francia e Inghilterra si snodavano nel periodo speciale per il pellegrinaggio, la primavera-estate.
Quest’anno le trasmissioni accompagneranno un altro progetto, “La Bisaccia del Pellegrino”, che unisce la fatica e la meditazione del tour slow con l’enogastronomia – anch’essa slow – delle contrade attraversate. Lo scopo è anche agganciare la Via Francigena alle potenzialità imprenditoriali delle regioni italiane. Insomma, Francigena come volano di una economia innestata nel territorio, legata a imprese piccole ma di grande voglia manageriale, nell’ottica del rilancio dell’Italia minore, fiorente di artigianato, produzioni agricole, accoglienza alberghiera in ostelli, locande, agriturismi.
Promotori del progetto, RadioRai e Associazione Civita, col sostegno di Fondazione Roma, Associazione Europea Vie Francigene, Regione Lazio e Regione Toscana, Romaincampagna.it, Fondazione Campagna Amica.
Il 5 maggio al via il programma su RaiRadio1 (dal lunedì al venerdì all’interno de “La notte di Radio1”, dalle 00,28 alle 00,33; la domenica all’interno di “Tra cielo e terra”, dalle 11,08 alle11,15) e dal 12 maggio su RaiWebRadio.
A Valzania quest’anno si affiancheranno rappresentanti delle radio europee non solo di lingua italofona ma di quelle associate all’Ebu (European Broadcasting Union). Partenza dunque da Aosta, il 5 maggio, arrivo a Roma il 15 giugno, con la trasmissione numero 42. La tappa più lunga – 34,1 chilometri – da Fidenza a Fornovo, in Emilia-Romagna; quella più breve – 13,3 chilometri – da Gambassi Terme alle torri di San Gimignano. Si attraverseranno Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia, Toscana, Lazio. E nella Bisaccia del Pellegrino si potranno mettere i cento e cento sapori del Bel Paese, memori della Storia e delle Tradizioni. Tutti prodotti con i marchi Dop, Pat, Doc, Igp, capaci di narrare invenzioni di massaie povere e sapienti, di cuochi ingegnosi, di contadini onesti e instancabili. Capaci tutti di raccogliere, impastare, decantare, invecchiare, farcire, lievitare, distillare, salare pane, vino, focacce, formaggi, insaccati, dolci. Ecco per esempio il Pan Ner valdostano, il salame di Mortara, il culatello di Zibello, il Buccellato di Sarzana, la nocciola dei Monti Cimini, i biscotti al miele del Parco di Veio.
I giornalisti camminatori affronteranno a piedi mille chilometri, che percorreranno in 41 giorni, accolti il 16 giugno a Roma, nella sede dell’Associazione Civita, a piazza Venezia, cuore della capitale del cattolicesimo. Dice Valzania, alla guida dei cronisti a piedi: “Le trasmissioni saranno quotidiane. Racconteremo quanto siamo stanchi e quanto siamo allegri, ciò che abbiamo visto e ciò che abbiamo mangiato. Coinvolgeremo l’Italia in una orgogliosa scoperta, o riscoperta, della propria cultura”. Buon viaggio.