Dunque l’ultima puntata di Fuori Quadro, programma sulle arti contemporanee ideato e condotto da Achille Bonito Oliva, parla del “tempo”.
A partire dal XX secolo, nuovi linguaggi come la fotografia e il cinema, la scienza e la riflessione filosofica con personaggi come Freud, Bergson, Einstein, le innovazioni tecnologiche e industriali, hanno posto il tempo come elemento centrale della rappresentazione artistica.
Avanguardie storiche come il Futurismo, il Cubismo o il Surrealismo, partendo da punti di vista differenti, hanno così interpretato il tempo attraverso rappresentazioni innovative e articolate. Anche l’arte astratta ha affrontato il tempo come elemento motore della creazione visiva e Gillo Dorfles, artista di 104 anni, ha sempre praticato la pittura come spazio mobile di rappresentazione plastica del tempo, che si muove in una dimensione di campo diffusa nello spazio fuori da ogni geometria che ne blocchi l’evoluzione.
Negli anni ’60/70, il tempo tende ad essere rappresentato fuori da ogni esemplarità. Franco Vaccari, attraverso l’uso elementare della macchina fotografica, ha dato al tempo una dimensione di esposizione in tempo reale, dove arte e vita trovano una sintesi ideale.
Anche Cildo Meireles, considerato il più grande artista brasiliano vivente, ultimo ospite della puntata nonché di questo ciclo di appuntamenti di Fuori Quadro, pone il tempo al centro della sua riflessione e produzione artistica.
Rai3 è abbastanza soddisfatta del riscontro di pubblico che ha ottenuto Fuori quadro in un orario molto difficile nel quale la concorrenza dei notiziari è molto forte su tutte le reti pubbliche e private. Per questo motivo l’appuntamento ha ottime probabilità di tornare in video nel corso del prossimo autunno. Sempre sulla terza rete e con altri argomenti di approfondimento. Achille Bonito Oliva ha già dato la propria disponibilità perchè crede nella divulgazione culturale fatta sulle reti generaliste più che sui canali tematici accessibili ad un pubblico più limitato.
Fuori quadro è un programma scritto da Achille Bonito Oliva con Cecilia Casorati, Paola Marino, e Alessandro Buccini. La regia è di Domenico De Orsi.