Ne hanno discusso in studio i giornalisti Tommaso Cerno (L’Espresso),Marco Franzelli (Rai News), Stella Pende (Confessione reporter, Italia Uno), Bruno Gentile (Rai Sport), il Dirigente della Digos Diego Parente e Mario Tozzi, geologo.
Ci si chiede se negli stadi comandino gli ultras, e Parente spiega che, più che di “agguato”, nelle vicende calcistiche bisognerebbe parlare di gesto folle: dai filmati e dalle testimonianze he la Digos sta raccogliendo, sembra che non ci sia stata una provocazione tra tifoserie, ma un’iniziativa privata.
Verno ricorda che non è la prima volta che si tratta con i capi ultras: era già avvenuto nel derby Roma-Lazio del 21 marzo 2004, quando Totti era andato a parlare con il capo ultras.
Giletti domanda agli ospiti se «possiamo o dobbiamo trattare con questi signori?»; secondo Stella Pende l’assurdo è che dobbiamo farlo, «sennò lo stadio esplode». Nel frattempo, si collega in diretta Pino Finocchiaro di Rai News, che aggiorna gli spettatori sulle condizioni di Ciro Esposito, rimasto ferito ieri: il ragazzo ha firmato il consenso per l’operazione con le sue mani. Ieri è andato per ben tre volte in arresto cardiaco, ma oggi ci sono tutti i presupposti per un miglioramento.
Si rientra in studio, e Tozzi tocca l’aspetto economico della questione: questa situazione non cambierà finché le società di calcio non romperanno la continuità economica con le tifoserie di cui fanno parte gli ultras.
Gianni Ippoliti infine, fa notare che dentro lo stadio c’era gente senza biglietto: chi erano queste persone?
Subito dopo, viene trasmesso un filmato in cui parla la vedova dell’ispettore Raciti: la donna dice di sentirsi umiliata perché, dopo 8 anni, vede gente che si permette di indossare una maglietta in onore di un assassino (Speziale), offendendo le istituzioni e tutti quelli che, proprio come suo marito, sono morti per difenderle quelle istituzioni.
Terminato lo spazio dedicato agli eventi di ieri, la discussione è ripresa con i temi cari al programma di Giletti: dipendenti comunali assenteisti e le proposte di Renzi sulla pubblica amministrazione.
Durante questa parte della puntata, siedono in studio Luigi Angeletti (Segretario Generale Uil), Mariastella Gelmini (Forza Italia), Mario Mauro (Popolari per l’Italia), mentre, in collegamento, Pina Picierno (PD).
Ovviamente, prendendo parte al dibattito anche la Picierno, la discussione non manca di toccare la polemica sugli 80 euro.
Si passa quindi ad un argomento più leggero con i tre tenori de Il Volo, ormai divenuti un fenomeno mondiale, tanto da aver appena vinto l’Oscar per la musica. I ragazzi sostengono di voler far conoscere all’estero un aspetto positivo dell’Italia: la musica
In conclusione di puntata, lo spazio finale è dedicato al Ministro dell’Interno Alfano, che esordisce sostenendo che «siamo tutti Raciti, siamo dalla parte di chi difende le istituzioni». «Annuncio -prosegue-che daremo un giro di vite fortissimo: sto pensando il divieto d’accesso alle manifestazioni sportive a vita», perché «lo spettacolo non può essere guastato da questi violenti: gli italiani devono poter andare allo stadio, e le tifoserie vanno rispettate». Per quanto invece riguarda la politica, Alfano è convinto che Marina Berlusconi entrerà in politica, ma non dà giudizi. Rispetto alla scelta di formare il Nuovo Centrodestra,parla di una scelta dolorosa; se però non ci fosse stata, «avremmo avuto un governo di “sinistra sinistra” contrario ai nostri valori». Infine, le proposte per le europee: più potere a Mario Draghi per difendere l’euro e una sede del Frontex (agenzia per difendere le frontiere) in Italia.
La puntata termina con Alfano che chiede che i richiedenti asilo e rifugiati debbano essere accolti anche dagli altri Paesi europei.
Appuntamento a domenica prossima.