Siamo ancora in una prima fase di scrematura, perciò i ragazzi vengono esaminati da una commissione, non ancora dai giudici dello show. Tra l’altro si sta provvedendo a sostituire Elio che ha abbandonato la commissione.
Arrivati da ogni parte d’Italia, affollano le scale del Palalottomatica mentre attendono il loro turno. Qualcuno ripassa il pezzo, qualcun altro si sdraia all’ombra; un gruppo vocale scalda la voce intonando a cappella Nanneddu meu, canto sardo poi interpretato dai Tazenda. Altri, semplicemente, aspettano e basta, senza nemmeno sentire più la tensione dopo tante ore.
«Già alle 6 e mezza del mattino eravamo circa 200 qui davanti per prendere il numero» dice al telefono un padre che ha accompagnato la figlia poco più che adolescente.
Molti i trolley: zainetto in spalla, i ragazzi hanno passato il pomeriggio o la notte in viaggio; alcuni da soli, altri accompagnati dai genitori. Hanno tutti la targa adesiva con il rispettivo numero; c’è chi ha preferito attaccarla sulla maglietta, chi sui jeans. Tra i tanti, leggiamo addirittura il numero 24250: una mamma indica lo spiazzale e racconta che, al momento dell’ingresso, la fila arrivava fuori dal cancello; la figlia adolescente è dentro da quasi due ore.
Nel frattempo, il megafono che chiama i ragazzi, è ancora al 3130.
Basta osservarli per intuire quanto possano essere distanti i loro modelli musicali: il cantautore con la chitarra in spalla, la ragazza con fascia e cerchi vistosi che ricorda il look di Amy Winehouse, i pantaloni larghi di chi si riconosce nel rap e nell’hip hop.
Silvia, 16 anni tra qualche mese, rimpiange di non averli ancora compiuti: ha mancato per poco tempo la soglia minima per partecipare; è insieme alla sorella, e sta già pensando a quando l’anno prossimo verrà il suo turno.
Ma non ci sono solo i sogni di successo di una generazione giovane cresciuta a suon di talent; ci sono anche quelli di chi a quei sogni non ha mai rinunciato. Dal Palalottomatica esce un signore in giacca: capelli bianchi e barba grigia, parla la telefono: «Mi hanno risposto “Le faremo sapere”». Lo fermano due ragazzine, probabilmente ancora liceali, per salutarlo: è il loro insegnante di canto.
Le aspiranti popstar sono per lo più giovani, ma non è stato difficile scorgere tra la folla adulti con il numero sulla camicia. La nostra sorpresa non finisce qui: vediamo uscire due candidati ultrasettantenni, i più anziani in assoluto: sono un uomo di 72 anni e una bisnonna di 70 in versione cowgirl con un gilet di strass. Anche per loro un sogno da realizzare che, magari, non si è concretizzato in gioventù.
Le selezioni proseguiranno domani: i cancelli si aprono di nuovo alle otto del mattino.
Qui possiamo rivivere i casting dello scorso anno a Napoli