“Nessuna pretesa didattica”, sottolinea scherzando Claudio Strinati che ne ha curato la realizzazione, “anche noi, dal punto di vista dell’apprendimento abbiamo delle carenze, ma vogliamo puntare sulla “fascinazione dell’arte”
Guida d’eccezione in questo singolare viaggio della cultura religiosa, è proprio Claudio Strinati che, nelle dieci puntate previste, visiterà luoghi sacri tutti situati a Roma. Esclusi soltanto il Sacro Speco di Subiaco e l’Abbazia di San Nilo a Grottaferrata nella puntata dedicata ai Benedettini. L’itinerario continua dalla chiesa dell’Ara Coeli per i Francescani alla chiesa di Santa Maria sopra Minerva per i Domenicani e le chiese del Gesù e di Sant’Ignazio per i Gesuiti. In questo modo singolare, girando e curiosando nei luoghi sacri, ‘Divini devoti’ propone una vasta gamma di opere d’arte che saranno analizzate e discusse dal conduttore con i responsabili delle chiese, gli architetti, gli artisti e i vari ospiti che incontrerà di volta in volta..
Sottilinea il direttore di Rai5 Pasquale D’Alessandro: “Rai5 non ha una missione didattico-didascalica. A volte una piccola parte didattica c’è, ad esempio nei documentari, ma la componente principale di questo programma è la fascinazione”.
Claudio Strinati aggiunge: “Abbiamo cercato di affrontare l’arte in maniera molto semplice, senza il protagonista che spiega l’opera ma privilegiando il momento degli incontri con le persone e con le la visione dei capolavori, piccoli e grandi. Abbiamo cercato di trattare le opere d’arte come facevano gli antichi per i quali rappresentavano quello che oggi per noi è il cinema. Insomma, “abbiamo privilegiato la logica poetica a quella didattica. Per noi la visione di un’opera d’arte è fondamentalmente un motore di colloquio”.
Strinati rifiuta l’etichetta che il programma sia rivolto solo ad un solo pubblico di credenti. Infatti alla domanda provocatoria se, trattandosi esclusivamente di opere d’arte di tema religioso, “Divini devoti” sia adatto anche a spettatori atei, afferma “Io non credo che esista l’ateo nel senso di qualcuno che non crede affatto. L’ateismo è solo un modo diverso di pensare il divino che è connaturato all’uomo”
. E anticipa che l’argomento sarà trattato ampiamente nella puntata dedicata ai Domenicani.