La puntata si apre con i soliti insulti rituali tra presentatori, poi si parte con il primo servizio.
Mauro Casciari si chiede cosa sarebbe successo Se avessero votato tutti gli italiani: la iena si reca su una spiaggia aconsegnare fac-simili di schede elettorali. Già che c’è, ne approfitta per qualche vox populi. In una giornata, Casciari raccoglie 1000 schede: il 14,2% sono nulle, il Movimento 5 Stelle il 42,1% e il Pd solo il 10,2%; il pronostico si rivela fallace.
Giulio Golia torna dal signor Antonio Capussi, che ha costruito 36 strade in Molise. La Regione non gli ha pagato le opere realizzate, e ora la famiglia è costretta a mettere i suoi beni all’asta. Il servizio si intitola Regione Molise, paga il signor Antonio. Golia si reca al’asta insieme ad Antonio che, molto anziano, era convinto che il giorno fosse un altro: alle 9.10 del mattino sono già stati assegnati quattro lotti di terreno.
Il governatore del Molise aveva promesso che si sarebbe occupato del caso, ma non si è fatto sentire. Ci pensa Golia a portarci il signor Antonio, ma il governatore ripete le stesse parole dell’ultima volta: se ne occuperanno presto.
Tocca a Luigi Pelazza: 50.000 euro ed entri in finanza. Pelazza smaschera Ciro del Giudice, direttore di un locale che promette posti nelle forze dell’ordine: basta sganciare una somma di euro con vari zeri, oppure si può pagare con false ristrutturazioni. Il tizio è consigliere del consiglio counale di Pozzuoli; la richiesta di denaro passa da un su collaboratore.
Pelazza mostra il filmato che lo incastra al sindaco; l’uomo non sa cosa rispondere. Il truffatore invece, sostiene di essere stato equivocato perché c’è qualcuno che sta cercando di sabotarlo politicamente.
Stefano Corti è sulle tracce di vecchie glorie della nazionale: A due settimane dal mondiale. Vediamo Ciccio Graziani, Fabio Grosso, Antonio Cabrini, Paolo Rossi, Alessandro Del Piero che fingono un urlo di gioia alzando la coppa e poi fanno gli auguri alla squadra azzurra. Poi Corti mostra il video di a Prandelli. Il mister conferma che il girone in cui giocherà l’Italia è uno dei più difficili (qui l’intervista integrale).
Dopo il primo blocco pubblicitario, si rientra commentando il risultato delle Europee: Iva Zanicchi è stata “trombata” dicono i Gialappi, non andrà a Bruxelles; Mammucari ne approfitta per la solita battuta scontata.
Viene quindi lanciato il secondo servizio di Giulio Golia: Rovinati dal promotore finanziario. Adriano Di Stefano, promotore finanziario di Norcia, ha truffato i suoi concittadini assicurando di aver deposititato i loro soldi in banca; invece, ha intascato malloppo. I conti correnti sonos tai aperti e chiusi ad insaputa dei clienti; gli assegni di alcuni addirittura, sono stati utilizzati per pagare altri clienti, creando così una guerra tra i clienti stessi. Tra le persone rovinate, persino gli amici più cari; Di Stefano inoltre, era anche vice sindaco e, dopo lo scandalo, continua a condurre la sua solita vita.
Raggiunto da Golia, Di Stefano si limita a rispondere che c’è un procedimento in corso.
Nadia Toffa indaga sui banner pubblicitari: Attento a dove clicchi. Il banner di una società, poi multata dall’Antitrust, presente sui siti di alcune compagnie aeree, fa scattare un abbonamento a pagamento di 12 euro al mese. Nelle transazioni delle carte di credito, è facile che 12 euro di transazione possano sfuggire alle persone che hanno cliccato senza saperlo.
La Toffa parla con un responsabile che, ovviamente, sostiene sia tutto regolare.
Arriva ora Enrico Lucci: La vittoria di Renzi. Lucci va a consolare gli esponenti del Movimento 5 Stelle dopo i proclami altisonanti di vittoria. Poi chiede una “parolina d’amore per Beppe” in conferenza stampa a Matteo Renzi. Da quelli di Forza Italia invece, vuole sapere che effetto faccia questo “suppostone” che li ha portati dall’essere il primo partito d’Italia a non contare più niente.
Secondo blocco pubblicitario.
Da X Love, ecco Nina Palmieri: Fecondazione “fai da te”. La Corte Costituzionale ha sancito l’incostituzionalità della fecondazione eterologa, quindi molti cercano donatori di sperma. Nina ne incontra alcuni; c’è chi vende il proprio sperma per soldi, altri invece lo considerano un modo per incontri di sesso.
La Palmieri incontra Cristina, donna lesbica e single che, volendo un figlio, ha cercato un donatore. Sin da qunad è nato, Giacomo ha chiesto di conoscere il donatore, a cui somiglia tantissimo. L’uomo ha capito che Cristina non cercava un padre.
Il rapporto tra i due è di fiducia reciproca; senza una legge che regoli l’anonimato del donatore però, questo in fututo potrebbe avanzare pretese di paternità, così come la madre potrebbe chiedere soldi per il mantenimento.
Come vi avevamo anticipato, X Love tornerà il 15 giugno.
Al rientro in studio, Mammucari va a sbirciare dietro le quinte. Ancora pubblciità.
Filippo Roma conosce una signora che ha affittato un appartamento a un rappresentante dell’Idv di Catania: Se a non pagare è il partito della legalità. Raggiunto dalla iena, Di pietro firma subito l’assegno per pagare.
Incredibilmente, dopo un solo servizio, il quarto break pubblicitario.
Paolo Calabresi scopre un uomo che si finge l’attore Libero De Rienzo: Rimorchiare sostituendosi a un attore. L’uomo viene contattato grazie a una complice; alla proposta di incontrarsi però, prima organizza un appuntamento insieme a un amico, poi all’ultimo manda solo l’altro fingendo di avere impegni.
Guardacaso, strana coincidenza, questo amico regista (che prima era sceneggiatore) vuole fare subito un provino alla ragazza e, ancora guardacaso, la porta in una camera d’albergo. Peccato che, poco dopo, Calabresi e il vero De Rienzo bussano alla porta.
Altro servizio di Enrico Lucci: Un grande italiano 2: la riscossa. Il signor Giancarlo Parretti è riuscito a vendere a uno sceicco il suo progetto Roma Vetus, ed ora si prepara a costruire un mega parco che dovrà essere la Roma Antica. Mostrando i trecento ettari su cui sorgerà, a testimoninaza della megalomania, segue questo scambio di battute tra Giancarlo e Lucci: “Il parco sarà lì”; “Ma lì ce stanno e case”.
Cristiano Pasca incontra il magistrato Antonio Di Matteo: Il magistrato condannato a morte. L’uomo vive sotto scorta da 21 anni; trova la forza di continuare dalle persone che gli vogliono bene, ma anche la solidarietà di tanti cittadini. Il suo consiglio è quello di informarci sempre prima di votare, cambiare mentalità, perché dobbiamo “prenderli a calci in culo” i mafiosi.
Pubblicità.
Pablo Trincia documenta l’orrore della comunità toscana del Forteto: La comunità degli abusi. Trincia raccoglie le testimonianze di adulti che, da piccoli, qui hanno subito violenze sessuali e maltrattamenti; nel 2000 la Corte Europea ha condannato l’Italia per gli abusi del Forteto. Eppure il Tribunale ha continuato a mandarvi i minori; la struttura infatti gode di una protettura politica che tiene alla larga gli organi d’informazione. Persino Bruno Vespa, quando se ne è occupato, ha dichiarato di non aver mai ricevuto tante pressioni.
A Giuseppe per esempio, hanno fatto credere di essere stato venduto dalla madre: senza avere rapporti con l’esterno, alla fine il bambino se ne è convinto. Come lui molti altri, a cui veniva fatto testimoniare il falso sotto la minaccia di forti percosse.
Attualmente è in corso il processo. I racconti raccolti da Trincia sono agghiaccianti, tanto da sembrare finti: madri affidatarie che hanno portato i piccoli dal “profeta” della comunità assistendo all’abuso sessuale. Al momento non è ancora stata emessa una sentenza: mentre però il “profeta” vive tranquillo la suq quotidianità, decine di vite sono irrimediabilmete segnate.
Subito dopo, un altro blocco pubblciitario: il rapporto servizio-spot è ormai uno a uno.
Viene dato spazio a un’incredibile intervista a Un fascista europeo, secondo cui Mussolini è stato fin troppo buono con gli oppositori e, in fondo, ha mandato solo un po’ di gente a cambiare aria. Di fronte a questi soggetti rimane sempre lo stesso dubbio: è meglio, per diritto di cronaca, far sapere che esistono oppure relegarli al dimenticatoio?
Riccardo Trombetta incastra Il finto veterinario di Alessandria, che rilascia ricette e opera animali senza averne la qualifica.
Matteo Viviani incontra Salvo, Andrea e le loro famiglie: Danneggiato e non risarcito. Da piccoli, ai due ragazzi sono stati somministrati ben cinque vaccini obbligatori di seguito: i mìbamini hanno iniziato ad avere crisi epilettiche frequenti.
I medici confermano per entrambi il nesso di causalità tra malattia e vaccini; nati sanissimi, Salvo e Andrea ora sono autistici. A differenza di quella di Andrea però, la famiglia di Salvo non ha ancora ottenuto il risarcimento che le spetta.
Si passa ad un argomento più leggero: Grignani ubriaco. Iena d’eccezione per l’ultima puntata, Omar Pedrini, a cui il cantante milanese ha rovinato il concerto di Brescia salendo sul palco ubriaco; il filmato è rimbalzato ovunque in rete. I due però non hanno litigato: dopo aver “provato di tutto”, Pedrini non se la sente di rimproverare l’amico. Ad ogni modo, i due si inocntrano ad una festa della birra.
Sabrina Nobile è preoccupata per I guai di Crosetto: l’ingiunzione di pagamento e le troppe sigarette fumate.
Torna il Sim Sala Teo per il suo ultimo numero di magia della stagione.
Siamo alle battute finali: partono i ringraziamenti a inviati, redazione e staff. Stavolta, l’appuntamento è per settembre.