“I duecento anni dei Carabinieri rappresentano duecento anni di storia patria. Per questo stiamo preparando uno speciale sull’Arma per Rai Storia”. Così il Direttore generale Rai, Luigi Gubitosi, ha dichiarato nel corso della conferenza stampa di presentazione del film per la tv di Maurizio Zaccaro, A testa alta – I martiri di Fiesole, in onda il 2 giugno su Raiuno, proprio in occasione della Festa della Repubblica Italiana. Il film, per Rai Fiction, è prodotto da Ocean Production e dalla stessa Rai Fiction. Una storia eroica di tre carabinieri che a Fiesole, il 12 agosto 1944, si consegnarono ai nazisti per salvare la vita alla popolazione. Alla conferenza stampa, tenutasi a Roma presso la Scuola Ufficiali dei Carabinieri, erano presenti, tra gli altri, il ministro della Difesa Roberta Pinotti, il comandante generale dell’Arma Leonardo Gallitelli e anche il Presidente Rai, Anna Maria Tarantola, che ha aggiunto: “I Carabinieri sono una garanzia per il Paese e la Rai è lieta di raccontarli”. Una storia simile a quella del carabiniere Salvo D’Acquisto, come ha ricordato lo stesso Gallitelli, ma non altrettanto conosciuta, soprattutto ai più giovani. Una storia di eroismo o forse di semplice bontà. A testimoniarla una lapide a Palazzo Comunale a Fiesole e un monumento, uno dei tanti che si incontrano nei parchi e nelle piazze italiane, raffigurante una specie di tenaglia che cerca di spegnere una fiamma. Presente anche il cast del film tv.
La storia. Nel luglio del 1944 a Fiesole, in Toscana, la stazione dei carabinieri guidata dal vicebrigadiere Giuseppe Amico (Giorgio Pasotti) si trova a fronteggiare l’occupazione dell’esercito nazista. I carabinieri collaborano con alcuni partigiani nella lotta contro i tedeschi. I nazisti arrestano il carabiniere Sebastiano Pandolfo (Ettore Bassi) e lo fucilano con un giovane partigiano, Leonardo Lunari (Francesco Toccafondi). I nazisti sono decisi a fare subire la stessa sorte anche agli altri effettivi della stazione e, per questo, i carabinieri fuggono verso l’Appennino per unirsi alle forze della Resistenza. Quando i tedeschi lo scoprono, minacciano di uccidere dieci civili e a quel punto tre carabinieri, Fulvio Sbarretti (Giovanni Scifoni), Alberto La Rocca (Marco Cocci) e Vittorio Marandola (Alessandro Sperduti) si consegnano ai nazisti al posto degli ostaggi e vengono fucilati.
“Questo film tv mi ha dato tanto, perché dal punto di vista professionale mi ha regalato il ruolo più intenso della mia vita, che mi ha fatto stare male sul set”. A parlare così è Ettore Bassi, che interpreta il carabiniere Sebastiano Pandolfo. E aggiunge: “Quando mi hanno proposto di interpretare il carabiniere Sebastiano Pandolfo ho letto il copione. La storia di quei ragazzi, uccisi barbaramente mentre compivano il loro dovere, mi ha commosso. Quei ragazzi erano degli eroi, con il loro sacrificio hanno contribuito alla nascita della Repubblica Italiana il 2 giugno 1946 e sono orgoglioso che venga trasmessa in occasione di questa ricorrenza”. Anche Giorgio Pasotti ha conosciuto la storia solo leggendo la sceneggiatura. “Ho scoperto anch’io questi fatti solo attraverso la sceneggiatura. Se una storia come questa l’avessero avuta gli americani, ci avrebbero fatto film, serie tv. Onore al merito al produttore Sergio Giussani”.
Fanno parte del cast, tra gli altri, Andrea Bosca (Pasquale Ciofini), Nicole Grimaudo (Rosa Taranto), Johannes Brandrup (tenente Hans Hiesserich), Alessio Vassallo (Primo Ricciardi), David Coco (Nino Ricci).