Vediamo adesso quali sono state le dichiarazioni di Maria De Filippi, Emma e Miguel Bosè, nell’immediata vigilia dell’esordio del serale di Amici 12.
“Non escludo di avere nelle prossime puntate, altri ospiti politici” afferma Maria De Filippi, riferendosi alla presenza di Matteo Renzi nella puntata d’esordio del sei aprile. Continua: “Amici è un programma fatto da ragazzi per i ragazzi. E non tutti quelli che ci guardano vogliono diventare cantanti o ballerini. Tra di loro ci sono anche tre milioni di disoccupati. Per questo motivo ho pensato che potesse essere utile avere in studio qualcuno in grado di dare loro una speranza. Renzi ha subito accettato l’invito e lo stesso ha fatto l’azienda per la quale lavoro, nonostante la tendenza politica che il sindaco di Firenze rappresenta. Lui è venuto ed ha parlato per tre minuti. Mi piacerebbe avere in una delle prossime puntate,anche Piersilvio Berlusconi, penso ci starebbe bene, tra i giovani. E poi vi svelo che il mio sogno proibito sarebbe di avere Al Pacino“. Poi la conduttrice ammette: “quel che è certo è che, con il trascorrere degli anni, il programma si è costruito una propria credibilità, per cui adesso, gli ospiti vengono senza battere ciglio.
Tutto questo grazie anche a persone come Emma, testimone del fatto che dai talent show non escono solo “cretini”. Amici” cambia negli anni perchè cambio io e perchè mutano le generazioni che partecipano al talent. Quest’anno l’orgoglio non è dovuto solo alla constatazione che il 70% dei giovani, che finora ha partecipato, ha trovato un impiego, ma soprattutto al fatto di esserci ancora nonostante la crisi, in un momento molto delicato per la vita della televisione. Ricordo, negli anni passati, di aver fatto un po’ di capricci con Publitalia, perchè spostavo il momento delle telepromozioni se non mi sembrava adatto quello stabilito. Non avrei mai immaginato di dire queste cose, ma oggi sono talmente felice di avere le telepromozioni, perchè dobbiamo a loro la possibilità di esistere.Vuol dire che Publitaria riesce a vendere ancora bene “Amici” che adesso si vende tutt’uno con la sua presenza su Internet“. La De Filippi è consapevole che il bacino del web comprende milioni di visitatori grazie anche a Witty, la web tv lanciata proprio da lei che ogni giorno trasmetterà la diretta dei ragazzi che stanno studiando.
“In ogni caso”, continua Maria De Filippi, “la dodicesima edizione di Amici nasce all’insegna del risparmio. Niente orchestra composta da quarantadue elementi, niente striscia quotidiana nei mesi da settembre a dicembre, ma soprattutto, quest’anno, niente finalissima all’Arena di Verrona che da sola comportava una spesa di 750mila euro“.
La conduttrice non si sottrae neppure a un commento sulle recenti dichiarazioni di Milly Carlucci che, presente su Rai1, per quattro puntate, con il nuovo show Altrimenti ci arrabbiamo, ha detto di non sentirsi in competizione con “Amici” perchè è un programma forte e consolidato. “Alla vigilia della messa in onda la dichiarazione più prudente è sempre quella di affermare che non si tratta di una sfida. Salvo, poi, il giorno dopo,mandare il comunicato con i dati d’ascolto. Comunque. farei anch’io lo stesso discorso”, conclude Maria De Filippi.
La parola, adesso, passa ad Emma, responsabile della squadra bianca, che spiega di non considerarsi un vero e proprio direttore artistico, ma soprattutto una sorella maggiore dei partecipanti. “Non mi sento all’altezza di essere un direttore artistico nei confronti di un giovane emergente che sta facendo il mio stesso percorso. Ho rifiutato per questo motivo di fare il giudice ad X Factor. Mai potrei dire ad un mio coetaneo “tu si, tu no”. Con tutti i ragazzi della mia squadra ho avuto subito un approccio onesto. Non è giusto illudere le persone, bisogna dir loro che non tutti hanno le vere capacità per diventare ballerini o cantanti, ma l’esperienza di Amici è sempre formativa e importante. Adoro i miei ragazzi, anche loro mi trasmettono tante emozioni, io mi nutro della loro ingenuità”.
Sulla medesima linea, anche il secondo direttore artistico, Miguel Bosè responsabile della squadra blù. “Anch’io ho molto da imparare dalla spontaneità di questi ragazzi, perchè nella vita non si deve mai smettere di apprendere da chi ci sta vicino. E lo posso affermare anche come padre: ho due figli piccoli che mi danno tanto e dai quali ogni giorno apprendo qualcosa”. Poi continua: “io non sono alla mia prima esperienza in un talent, come sapete. All’estero è considerata normale la partecipazione a programmi di questo tipo e molti personaggi affermati non esitano a dare il loro contributo perchè non lo considerano affatto un disonore. Quando un artsita è amato dal pubblico, non basta mai quello che fa”.