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Si inizia con i due conduttori che arrivano su una barca. Gloriana annuncia che, nel corso della serata, racconterà aneddoti divertenti e poco conosciuti della tradizione napoletana legata alle canzoni interpretate e non solo.
Ecco giungere sul palcoscenico Sergio Assisi e, subito dopo, Bianca Guaccero in dolce attesa. Il primo artista, come da tradizione, ad aprire lo show, è Peppino di Capri che interpreta tre brani: Luna caprese, E mo’ e mo’ e Dimme addò sta. Fausto Leali canta Malafemmina con qualche difetto nella pronuncia della lingua napoletana. A questo proposito Gloriana presenta una clip nella quale il grande Totò, autore della canzone, racconta come gli venne l’ispirazione dopo essere stato tradito dalla compagna dell’epoca. Blocco pubblicitario.
Si riprende con Serena Autieri che canta Palomma ‘e notte e subito dopo riceve per i suoi meriti artistici e la capacità di comunicare, una targa con un Pulcinella in oro. Il riconoscimento le viene consegnato dal sindaco di Acerra. Momento di commozione per l’artista che così giutifica le sue lacrime di gioia: è una grande emozione ricevere un premio a Napoli.
Ecco il momento dedicato a Ti lascio una canzone. Arrivano sul palcoscenico Vincenzo Carni e Federica Falzon: i vincitori del talent show per mini- cantanti, duettano insieme sulle note dell’indimenticabile Caruso di Lucio Dalla.
Adesso Gloriana parla di alcuni straordinari personaggi proposti da Raffaele Viviani e riferisce che il grande drammaturgo non faceva altro che trasportare sulla scena la gente più umile, presa dalla vita reale.
Gloriana canta la celebre canzone di Viviani Bambenella. Subito dopo si esibisce Lina Sastri con una sua interpretazione della celeberrima melodia Maruzzella.
Sal Da Vinci canta un altro classico della musica partenopea: ‘O surdato ‘nnamurato. Gloriana intrattiene il pubblico sul celebre poeta e autore di canzoni napoletane Edoardo Nicolardi. Ricorda la famosa poesia in cui il poeta lascia un originalissimo testamento da mettere in pratica dopo la sua morte. Tradotto in italiano è: quandio io muoio, piangetemi solo per un quarto d’ora. Se mi seppellite alle 11, alle due buttate la pasta.
Antonella Ruggiero interpreta con grande passione il brano notissimo di Nicolardi: Voce ‘e notte.
Nino D’Angelo si esibisce in Jesce sole. Tosca canta Catarì che è la trasposizione musicale della poesia Marzo di Salvatore di Giacomo.
Pupo e Gloriana duettano sulla famosa canzone Comme facette mammeta che Pupo così introduce: e adesso è arrivato il momento della cucina, con chiaro riferimento al programma di Antonella Clerici La prova del cuoco. Questo erchè la canzone parla di speciali di ingredienti con i quali la mamma di una giovane donna avrebbe “impastato” la bellezza della figlia amata dal protagonista della canzone.
Segue una buona interpretazione di Serena Rossi che canta Era de maggio.
Rivieccio rende omaggio ai 30 anni dalla morte di Edoardo De Filippo e propone un brano della sua celebre commedia Natale in casa Cupiello interpretando alternativamente le parti dello stesso Eduardo e della moglie Concetta.
E’ il momento di Manuela Villa che interpreta Io te vurria vasà. Subito dopo Sergio Assisi recita la poesia di Salvatore di Giacomo Pianoforte ‘e notte e anche lui riceve il premio del Pulcinella d’oro per i suoi meriti artistici. Ricordiamo che la Guaccero e Assisi sono stati tra i protagonisti della soap opera Capri, andata in onda per tre edizioni su Rai1.
E’ il turno di Gianni Nazzaro che canta Alleria.
Adesso viene chiamata ufficialmente sul palcosecnico la madrina della serata Bianca Guaccero che interpreta la canzone Indifferentemente. Subito dopo viene mostrata una clip della fiction Assunta Spina alla quale la Guaccero aveva dato il volto. A lei, per questa interpretazione, viene assegnato anche il Premio Donna d’oro. Blocco pubblicitario.
Si ritorna con un balletto sulle note di classici napoletani tra cui ‘O Saracino. E dopo Antonello Rondi propone una buona interpretazione del brano dell’immediato dopoguerra Simm ‘e Napule paisà.
E’ il momento di una interpretazione corale del brano di Raffeale Viviani A rumba de scugnizzi.
Il programma si conclude con Gloriana nelle vesti di Pulcinella al castello baronale di Acerra dove c’è proprio il Museo della notissima maschera napoletana.