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I servizi su Napoli riguarderanno in particolare la parte nascosta della città partenopea, ovvero quella che si trova nel sottosuolo e che rappresenta una delle affascinanti attrattive anche se ancora non molto conosciuta.
Giacobbo mostra ai telespettatori i resti archeologici greci e romani presenti sotto l’intero tessuto urbanistico della città. La troupe di Voyager si addentra nel sottosuolo dove effettuerà le riprese di quella che rappresenta una vera e propria altra città: non a caso, infatti, si parla di questa zona come la Napoli Sotterranea.
Il conduttore documenta tutto il perrcorso fatto di cunicoli e ampi spazi che sono stati realizzati nel corso dei secoli. In particolare verrà esplorata una tomba rimasta sigillata per oltre duemila anni, nella quale nessuna telecamera è mai entrata. Insomma sarà un momento di grande fascino storico e culturale, anticipa Giacobbo.
{module Google richiamo interno} La troupe di Voyager ritorna, poi, in supeficie per indagare sui due fenomeni misteriosi che, da sempre, sono al centro dell’attenzione dei mass media, di semplici cittadini e di studiosi. Il primo è la liquefazione periodica del sangue di San Gennaro, il Patrono di Napoli, che avviene due volte all’anno nel Duomo della città: una delle date è il 19 settembre in cui si celebra la festa diello stesso Santo. Il secondo riguarda la Cappella del principe di San Severo. Qui è custodito il famoso Cristo velato ma ci sono anche le impressionanti riproduzioni anatomiche sulle quali ancora oggi si dibatte. In particolare, è affascinante notare la loro misteriosa composizione.
Giacobbo non smette di meravigliare: in un altro servizio, questa volta a Pozzuoli, si immerge nelle profondità marine del golfo per filmare i resti archeologici di una delle più grandi ville degli imperatori romani, sommersa dalle attività vulcaniche.
Ed ecco che Giacobbo arriva a Pompei. In tema di vulcani, il discorso cade sul Vesuvio che, nel 79 dopo Cristo, con una terribile eruzione sommerse e seppellì completamente di cenere e lapilli, l’antica città, conservando per circa duemila anni tutte le attività e gli abitanti, come se il tempo si fosse fermato. Una testimonianza unica al mondo che consente, ancora oggi, di rivedere, nei dettagli, l’intera struttura urbana di una città romana con gli usi e costumi dei suoi abitanti.
L’attenzione del servizio sarà concentrata sugli ultimi istanti della vita cittadina prima dell’immane catastrofe.
Qui la puntata della scorsa settimana da Parigi.