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Le trasmissioni iniziano nel 1954: la televisione italiana si pone un obiettivo pedagogico rispetto agli spettatori, e in quest’ottica lo sceneggiato diviene una sorta di biblioteca in bianco e nero.
La sua lunga tradizione viene inaugurata proprio nel 1954 da Il dottor Antonio: il genere si affermerà come tale solo qualche anno più tardi, ma si tratta del primo esperimento di un prodotto che arriverà con successo sino ai giorni nostri.
Basato sull’omonimo romanzo di Giovanni Ruffini, composto da quattro episodi, venne trasmesso dal 16 novembre al 7 dicembre. La regia era di Alberto Casella, mentre gli attori erano Luciano Alberici, Cristina Fanton, Edmonda Aldini, Lodovica Modugno, Corrado Pani e Alighiero Noschese.
{module Google richiamo interno} In linea con l’intento educativo che quell’unico canale televisivo si proponeva, la storia era a tema patriottico, ambientata durante il Risorgimento. La trasposizione televisiva del dottor Antonio seguiva un film del 1937 e ben due lungometraggi ad esso precedenti, realizzati quando il cinema era ancora muto.
Il protagonista è un giovane medico innamorato di una ragazza inglese. Reo di aver partecipato ad uno dei moti rivoluzionari, l’uomo viene arrestato dalla polizia borbonica; riuscirà a salvarsi grazie all’intercessione della sua amata.
La nazionalità di quest’ultima non è affatto secondaria: la vicenda narrata infatti, si proponeva di attirare l’attenzione di inglesi e francesi; una sorta di captatio benevolentiae verso il processo unitario dello stivale. Ad ulteriore dimostrazione di ciò, la storia era stata scritta in inglese, non in italiano.
L’impianto della rappresentazione è teatrale: non esiste montaggio; gli attori vengono ripresi dalla telecamera mentre recitano in presa diretta. Guardare lo sceneggiato in tv è come assistere ad uno spettacolo dal vivo; i dialoghi sono ancora molto fedeli all’opera letteraria che viene trasposta.
Come già detto, lo sceneggiato sta muovendo i primissimi passi: in seguito gli autori adatteranno i dialoghi, aumenteranno il numero delle puntate, sperimenteranno la narrazione non lineare.
Dopo Il dottor Antonio, la scelta per il secondo sceneggiato della Rai ricadrà su Piccole Donne di Louise May Alcott, andato in onda nel ’55. Dal 1956 in poi, i titoli prodotti ogni anno saranno sempre più numerosi.
Gentile Irene Natali,
mi occupo di storia e sto lavorando su “Il Dottor Antonio” nelle sue varie trasposizioni (romanzo, cinema, radio, televisione) e vorrei sapere se lo sceneggiato è visibile.
Grazie.
Un saluto cordiale,
Teresa Bertilotti