Si comincia naturalmente dal sottosuolo: dalla cripta della cattedrale di Santa Rosalia a Palermo. Il conduttore spiega che esistevano dei tunnel sotterranei che permettevano di attraversare la città.
Secondo la leggenda i Beati Paoli agivano secondo processi sommari, punendo senza pietà; ci si chiede perciò se fossero assassini o giustizieri.
La loro leggenda sembra derivi dai Vendicosi, una setta: da alcuni documenti però, sembrerebbe emergere che questi incappucciati, con la scusa di vendicare torti subiti, uccidessero per commissione. Bastavano poche parole per sentenziare la pena di morte, e a quel punto non c’era via di scampo.
Alla domanda se fossero assassini o giustizieri, non vi è ancora risposta. Confessori di giorno, secondo la leggenda, i Beati Paoli sapevano benissimo chi fosse da punire.
Si cambia argomento: siamo ora a Linosa, isola a circa 25 chilometri da Lampedusa. Sul fondo del mare Giacobbo esplora i resti di un’antica piramide. Che qui ci fossero le colonne d’Ercole? Sergio Frau, giornalista, ha effettuato degli studi secondo cui le colonne d’Ercole sarebbero collocate nel canale di Sicilia; Carmelo Monaco, geologo, sostiene invece che l’ipotesi non sia plausibile.
Dopo l’immersione che ci mostra il fondo, Giacobbo ci parla di Malta, dove sarebbe stata presente una civiltà sconosciuta fino a circa 2000 anni prima di Cristo. Un popolo dalla testa allungata che ha vissuto per oltre mille anni nell’isola per poi, in seguito, abbandonarla; inutile cercare spiegazioni razionali, ci spiega la voce fuori campo.
Perché invece in Sicilia non è stato trovato mai niente che potesse risalire a quel periodo? Probabilmente perché Malta è più vicina all’Africa.
Quante civiltà antiche sono state distrutte da qualche calamità naturale? Ancora non lo sappiamo.
Si passa ai “fuochi inspiegabili” di Caronia, in provincia di Messina, dove si sono verificati degli incendi in assenza di stimoli elettrici. Da semplici fatti di cronaca, ben presto quei fenomeni attirarono l’attenzione nazionale, ampliando il campo d’indagine.
Con il passare del tempo, vengono a galla oltre 400 fenomeni inspiegabili. Nel 2007, a tre anni dall’inizio degli incendi un rapporto svela che questi siano dovuti a fenomeni elettromagnetici conseguenza di un esperimento militare segreto.
Si prosegue con la “galleria del terrore” di Tremonzelli, nei pressi di Palermo, in cui i veicoli prendono fuoco sempre nello stesso tratto. Anche in questo caso, si riaffaccia l’ipotesi dell’esperimento militare. Ad insospettire inoltre, i raid notturni dell’esercito americano.
Siamo ora sulla vetta dell’Etna, che Giacobbo sorvola in elicottero. L’eruzione più lunga mai documentata è stata quella del 1614, durata ben dieci anni.
Circa 8mila anni fa, il versante orientale dell’Etna è franato causando un tsunami: questo evento catastrofico è stato poi “dimenticato” e non si sa quali conseguenze precise abbia avuto sulla conformazione territoriale.
Ci spostiamo ora sulla bocca del vulcano, il più grande d’Europa. O meglio, specifica il conduttore, tra quelli emersi.
A circa 500 metri dal pelo dell’acqua infatti, si trova il vulcano sottomarino Marsili, posizionato nel Tirreno tra le coste Calabro-Campane. Alto 3mila metri, si sa obiettivamente poco; ha una larghezza di 20 chilometri e una lunghezza di 60. Se dovesse eruttare causerebbe uno tsunami di vastissime dimensioni.
Eccoci infine alla Grotta del Gelo, formata dalla lava raffreddata. L’ingresso è difficile da trovare, ma una volta dentro il luogo è spettacolare: al suo interno si è formato il ghiaccio. Nessuno ne ha mai raggiunto il fondo e lo sbocco non è conosciuto: nessuno infatti, ne ha mai individuato la posizione.
La puntata si conclude da dove era iniziata, dal tetto della cattedrale di Palermo. Giacobbo dà la buonanotte; il viaggio continua.