Primo argomento, i significati nascosti della Statua della Libertà: il simbolo degli Stati Uniti d’America sarebbe non un dono dei francesi, ma un’opera massonica. Niente da stupirsi, sostiene il conduttore, dato che in America molti presidenti hanno dichiarato di essere massoni. secondo alcuni complottisti addirittura, la statu asarebbe il più grande simbolo satanico costruito dall’uomo.
Siamo ora nella Cattedrale più grande del mondo, Saint John Divine, sulla cui parete è rappresentata l’Apocalisse: la prima pietra fu posata nel 1892, ed è dedicata a San Giovanni, autore del quarto Vangelo. Passiamo ora alle sculture della facciata, su cui compaiono simboli esoterici ed immagini che suscitano timore.
Tra i personaggi scolpiti, non solo quelli religiosi: tra gli altri ad esempio, vi è anche Cristoforo Colombo; nella Cattedrale inoltre, si trova anche una croce rovesciata. Non solo: a Saint John infatti, si svolgono dei veri concerti perché, spiega un pastore, si vuole dare luogo ad una fede dinamica. Sulle vetrate è raffigurato George washington nei “tipici abiti massonici”.
Giacobbo si sposta poi a Saint Patrick per poi raggiungere l’edificio più caro della storia immobiliare degli Usa: il Rockfeller Center, che si trova al civico 666. Prima di entrare, parte spiegazione su cosa sia la massoneria, che annovera Roosevelt e Garibaldi: i 500 rappresentanti delle logge della massoneria di New York si ritrovano in un’ampia sala che Giacobbo ci mostra. Non senza avere specificato però, di essere in possesso di un permesso speciale per entrare.
Al contrario di quanto si possa pensare, spiega Giacobbo, i massoni vivono alla luce del sole; durante le loro riunioni è vietato parlare di politica.
Si cambia argomento: Voyager si occupa ora del caso Snowden, un eroe o un traditore? Ci si chiede se siamo tutti spiati: persino negli spazi aperti delle campagne, possono esserci occhi indiscreti che ci osservano. In Alabama ad esempio, alcuni agenti dell’Fbi utilizzarono un drone-spia per individuare un uomo che aveva rapito un bambino. Snowden però, ha rivelato che l’America non ci spia soltanto per operazioni di polizia.
Telecamere a circuito chiuso, droni, satelliti, persino elettrodomestici che si collegano in rete: tutto intorno a noi trasmette dati. alcuni sostengono chela riforma sanitaria di Obama preveda che vengano installati dei microchip nelle persone, dato che questa prevede la digitalizzazione dei dati.
A scontrarsi sono il diritto alla privacy e la lotta alla criminalità, quale delle due avrà la meglio sull’altra?
Si passa quindi al “segreto di Dan Brown“, lo scrittore che interpreta le teorie complottiste del passato: il programma ci mostra la Philips Exeter Academy, che l’autore ha frequentato (così come Zuckerberg) e che, in linea con quanto visto finora, sarebbe gremita di massoni.
Siamo in New Hampshire, Giacobbo si reca sui luoghi frequentati dall’autore, chiedendosi se sia un uomo simbolo del suo tempo oppure solo un prolifico autore.
Exeter però, non è solo la cittadina natale di Dan Brown, ma il luogo dove sono stati avvistati oggetti volanti. I testimoni raccontano che l’aereonautica cercò subito di sminuire l’accaduto: l’Air Force infatti, diramò una comunicazione secondo cui si sarebbe trattato di un’esercitazione militare. Quella stessa esercitazione invece, era finita un’ora prima dell’avvistamento; forse si trattava di scariche elettriche.
Si cambia argomento, un’ipotetica civiltà perduta che ci avrebbe lasciato come testimonianza delle rune. Il Rhode Island fu esplorato solo a partire dal XV secolo, ma appare improbabile che la pietra di Narragansett sia stata incisa da uomini arrivati prima di lui. L’incisione sarebbe allora contraffatta? Un anziano avrebbe confessato di essere la mano che sta dietro l’incisione: all’età di 13 anni avrebbe tentato di riprodurre un carattere vichingo.
Coup de théâtre, alcune ipotesi ricondurrebbero ai cavalieri templari, che sarebbero arrivati prima, nel XIV secolo. C’è chi sostiene che, a posare la prima pietra in New England, siano stati dei monaci fuggiti dall’Irlanda nel VII sec. d.C.
Nel sito della Stonehenge americana si trova la “pietra del sacrificio“: per trovarla Giacobbo entra in un cunicolo, l’ultimo della stagione di Voyager. Una volta fuori, ecco la pietra: larga tre metri, forse era un altare sacrificale. Peccato che l’aura di mistero si perda quando il conduttore, poco dopo, ipotizza che una famiglia potrebbe averla utilizzata semplicemente per lavare i panni.
La puntata termina qui: dopo aver esplorato i segreti sotterranei e non di capitali italiane ed europee, Roberto Giacobbo si congeda dal pubblico rinnovando l’appuntamento per il prossimo ciclo.