Vincere la sfida con Rai1 non sarà facile. Ma Avanti un altro punta molto sul forte del consenso di un pubblico affezionato ai tanti personaggi del cosidetto Minimondo bonolisiano, tra i quali, forse il più noto ai telespettatori è l’alieno. Torna, in questa edizione la Bonas, la procace supplente che riprende il suo posto con lo scienziato pazzo. Lo studio da cui va in onda il programma è completamente rinnovato, la scenografia è nuova di zecca. E alcune fasi del gioco hanno subito delle modifiche per rendere le sfide tra i concorrenti più interessanti e all’insegna di una crescente suspense.Almeno queste sono le intenzioni degli autori.
{module Google richiamo interno} Il momento più atteso di Avanti un altro è la parte finale, il gioco durante il quale si vince soltanto fornendo alle domande poste da Paolo Bonolis la risposta sbagliata. E’ il momento più atteso di ogni puntata che va a scontrarsi frontalmente con “la ghigliottina” il gioco finale presente nel competitor L’Eredità. Anche la ghigliottina è una fase molto attesa del programma condotto da Carlo Conti. I dati di ascolto confermano che questi segmenti possono contare su una platea di cinque milioni di telespettatori.
Intanto c’è molta attesa per vedere come procederà la sfida tra i due importanti appuntamenti della fascia preserale di Rai1 e Canale 5. L’Eredità con Carlo Conti torna nella sua formula standard, mentre Avanti un altro cerca di venire incontro a quel pubblico che ha apprezzato i colpi di scena continui grazie ai tanti personaggi che oramai sono diventati parte integrante dello show.
Il format di Avanti un altro è tutto italiano e, dicono a Mediaset, ha rappresentato una scommessa, vinta, fin dalla prima edizione. In passato, su richiesta dei telespettatori e sulla base di un successo di pubblico crescente, il gioco è stato prorogato fino alla primavera succcessiva laddove avrebbe dovuto concludersi molto prima.
La nuova stagione di “Avanti un altro” è stata preceduta da uno promo molto singolare, in cui tutto il cast, è impegnato nel rifacimento della celeberrima scena della visione al cineforum della “Corazzata Potemkin”, tratta dal film “Il secondo tragico Fantozzi”.