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L’unico dato certo è che la versione italiana della serie spagnola sarà meno triste, si piangerà di meno e si riderà di più. Il dolore e la malattia rimangono al centro, ma rispetto all’originale spagnolo la cupezza sarà affievolita. Complicità, amore, amicizia saranno il filo rosso.
In queste settimane le riprese fervono, sia per un ritardo sui tempi prima previsti di produzione, sia perché la Rai vuole avere il suo jolly pronto, da giocare nella serata della domenica, con la speranza di sbancare di nuovo l’Auditel. Tutti ricordano il “caso Braccialetti rossi” registrato ad inizio anno: boom d’ascolti con punte di oltre sette milioni, il tam tam dei ragazzi sui social e sui telefonini, la voglia di esserci ogniqualvolta il cast organizzava eventi o incontri in una sorta di rito collettivo. E per RaiUno la possibilità di agganciare per la prima volta il pubblico dei ragazzi, svecchiando il proprio target.
Tutti elementi che stanno contribuendo ad aumentare le aspettative per la nuova serie. Così il regista Giacomo Campiotti – uomo di sensibilità raffinata e di mestiere – ha stabilito una tabella di marcia per le riprese da stakanovista. In Puglia è stato costruito dal nulla un finto ospedale, quattromila cinquecento metri quadrati di superficie, e la natura intorno.
I ragazzi sono stanchi, ma l’impegno non ha tolto loro la leggerezza dello stare insieme. Il clima sul set continua ad essere speciale: sono nati legami e amicizie profonde a prova di lontananza e di tempo. Peccato che i corpi di Leo, Vale, Mirko, Rocco, Davide e soprattutto Pio stiano lievitando, creando qualche problema alla sceneggiatura.
Ad oggi, si è a circa metà della produzione: bisogna dunque correre e non poco, cercando di evitare ritardi e incidenti di percorso (Leo si è anche fatto un taglio al naso sbattendo contro un vetro, ha dovuto mettere un punto di sutura).
Nel clima di segretezza generale, è però trapelata una notizia su tempi e modi della messa in onda che non sarà in primavera piena, come annunciato in un primo momento, ma a fine febbraio/primi di marzo. Ma per scaldare i motori dei fan (e magari trovarne di nuovi), programmerà in replica la prima serie subito dopo Natale.
Il Festival di Sanremo imporrà come al solito una pausa della normale programmazione, ma finite le canzonette l’ospedale più famoso d’Italia, dove si respirano bei sentimenti e dove il dolore è stato convertito in vita profonda, ritornerà con i quattro nuove prime serate. Sarà ancora boom d’ascolti e febbre sui social? Noi crediamo di sì perché la forza di “Braccialetti rossi” sta nel messaggio positivo che lancia e cioè di scommettere sempre sulla vita. Sempre e comunque anche quando si è malati. Forse è proprio per questo che i protagonisti sono diventati degli eroi positivi per molti ragazzi. Loro con i loro personaggi speciali.