Un episodio a dire il vero piuttosto complicato da commentare, dal momento che i tempi sono stati molto serrati e di ciascuna esibizione sono stati mostrati davvero pochi secondi. Breve performance, giudizio, e esibizione successiva. Il meccanismo dei Bootcamp quest’anno è stato vivacizzato dalla presenza delle sei sedie sul palco. Ogni concorrente si è esibito e a seconda del verdetto ha occupato uno dei posti a disposizione. Una volta riempiti i 6 posti, i ragazzi che ancora non si erano esibiti hanno potuto soffiare il posto a qualche loro collega, se il coach di riferimento lo avesse ritenuto opportuno. I gudici si sono più volte trovati di fronte a decisioni difficili da prendere e non di rado hanno avuto qualche battibecco. Nella fattispecie, Morgan ha più volte accusato Mika di aver già iniziato a fare strategie per indebolire le squadre altrui.
Ma andiamo con ordine e partiamo dalla categoria degli over 25, capitanati da Mika. La prima a esibirsi è stata Jade Angiolina con Iris dei Goo Goo Dolls: prestazione che non ha lasciato il segno, forse a causa dell’emozione della ragazza, la quale si è comunque aggiudicata un posto agli home visit. Meritevoli invece sono stati Emma Morton e Mario. La prima ha stupito portando sul palco un brano come Pop Porno de Il Genio, interpretato con ironia e originalità; il tutto arricchito da un timbro di voce irresistibile. Il secondo si è invece cimentato in A me me piace ‘o blues di Pino Daniele, confermando la buona impressione dei casting. Su di loro non ci sono dubbi e li rivedremo giovedì prossimo per scoprire se accederanno ai live show.
Per la squadra delle under donne, affidata a Victoria, abbiamo assistito alla brutta performance di Chiara che ha mal eseguito Sbadiglio di Levante. Maria invece ha dovuto fare i conti con un abbassamento di voce che non le ha reso facile esibirsi con Total Eclipse Of The Heart, e infatti nella seconda parte ha avuto qualche problema di intonazione. La sua capacità di comunicare però l’ha salvata senza troppe difficoltà. Camilla e Ilaria le migliori del gruppo, rispettivamente con Raggamuffin e The House Of The Rising Sun. In particolare Ilaria è stata protagonista di un’esibizione convincente e dalla quale è emersa una maturità maggiore rispetto ai suoi 16 anni d’età.
Sottotono i gruppi, almeno stando ai pochi secondi che abbiamo potuto sentire. Insufficienti gli #Hashtag, che hanno massacrato con intensità sempre crescente Non me lo so spiegare di Tiziano Ferro; i migliori sono stati i Komminuet, senza alcun dubbio. Divertenti Les Babettes e la loro aria anni ’50 che sta tanto bene su un brano come Città vuota. Promossi anche gli Spritz For Five anche se non brillano per simpatia.
Infine la squadra degli under uomini capitanati da Fedez. Shago, che aveva impressionato i giudici ai casting, ora si è fatto prendere dall’emozione e ha dimenticato il testo della canzone e non è riuscito a conquistare un posto per gli home visit. Non ce l’ha fatta neanche Manuel, che però ha dimostrato sicurezza e disinvoltura durante l’esecuzione di Faith. Eliminato, con rammarico di Morgan, Fabio, il ragazzo dall’animo rock. Accede alla fase successiva Madh, protagonista di un’esibizione piuttosto mediocre di Enjoy The Silence durante la quale sembrava sotto l’effetto di qualche acido. Ci ha risollevato l’umore Lorenzo, che ha convinto il suo giudice con Sing di Ed Sheeran.
Giovedì prossimo scopriremo i nomi dei 12 finalisti che si sfideranno ai live show di X Factor.