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Dopo il gradimento della serie, è ora in lavorazione il remake americano curato da Carlton Cuse (Bates Motel) e Raelle Tucker (True Blood).
La vicenda si svolge in un paese di montagna ubicato sulle alpi Francesi, dominato da una diga gigantesca. Qui, lo stesso giorno, un gruppo di persone composto da grandi e bambini, cerca di tornare nelle proprie case ma hanno difficoltà ad orientarsi. Queste persone, in realtà non sanno di essere morte già da qualche anno e che quindi, non sono attese da nessuno.
Nel gruppo cominciano a delinearsi i protagonisti della storia: Camille, un’adolescente morta in un incidente d’autobus durante una gita scolastica, Simon, un giovane deceduto il giorno del suo matrimonio, Victor, un bambino che non parla con un passato oscuro.
{module Google richiamo interno} Il telespettatore non conosce i motivi del loro ritorno sulla terra, ma comprende che tutti sono intenzionati a riprendersi un posto che non esiste più. Inoltre tutti scopriranno di non essere gli unici redivivi, e che il loro ritorno si accompagna a strani eventi sempre più frequenti. Solo il corso degli eventi farà luce su questa misteriosa apparizione che avrà delle conseguenze inattese.
I produttori Caroline Benjo e Jimmy Desmarais hanno apprezzato lo sforzo degli sceneggiatori di rendere almeno credibile e non paradossale o fantastico un mondo in cui i morti non sono definitivamente morti. La scommessa è stata vinta anche secondo la critica internazionale. E, superato questo punto di partenza, sono stati sviluppati gli intrighi attorno ai personaggi principali. Le sorelle gemelle di nuovo riunite, la giovane fidanzata tornata dall’oltretomba, il bambino che non parla più, il prete che ha abbandonato l’abito talare, l’uomo innamorato e inquieto, l’assassino, quel paesino isolato tra le montagne, quel lago, quella foresta, e altrettanti personaggi, ambientazioni e tematiche che fanno la ricchezza dell’universo di Les Revenants.
Un universo fatto di suspance, di fiction, di fantasia in cui si mescolano amore e morte e nel quale ci si interroga sul concetto di comunità e sul destino del mondo, con uno sguardo particolare alle esperienze più intime.
Sempre secondo i produttori, Fabrice Gobert e Frédéric Mermoud hanno messo in scena gli 8 episodi della prima stagione, creando un universo visivo forte e sorprendente, completato dalla colonna sonora originale firmata da Mogwai.Non resta che attendere la prima puntata questa sera su Sky Atlantic.