Federico Rampini continua così il viaggio-racconto di Rete Padrona in compagnia delle voci ‘digitali’ tra le più interessanti della cultura nazionale e internazionale. Dai giovani protagonisti del Milano Film Festival e della Social Media Week di Roma, per conoscere gli aspetti più creativi e avveniristici della cultura digitale ad esperti come Jeremy Rifkin, economista, attivista, sostenitore della teoria dell’Internet delle cose – divulgatore delle opportunità della rete per l’economia e lo sviluppo culturale – o Riccardo Staglianò, giornalista e scrittore, analista delle novità digitali, voce critica sugli impatti della rete sul mondo del lavoro.
{module Google richiamo interno} Si discuterà, in particolare, di quell’esercito di nuovi servi della gleba che ogni giorno produce quello che è il Web: artisti, sistemisti, redattori, registi, montatori, grafici, programmatori, lavoratori a costo zero che, degli immensi profitti dei padroni della Rete, non avranno mai parte.
Al dibattito e alle riflessioni si aggiunge una prima tv in chiaro: Rivoluzione digitale, documentario di Christopher Kenneally coprodotto da Keanu Reeves in cui Danny Boyle, Christopher Nolan, Martin Scorsese, Lars Von Trier e molti altri si interrogano su quanto la rivoluzione digitale abbia modificato per sempre l’industria cinematografica.
“Questo documentario è sulla scienza, l’arte e l’impatto del Cinema digitale – ha affermato Keanu Reeves, aggiungendo – cento anni di cinematografia chimica hanno raggiunto una sorta di momento critico. Dove siamo oggi? Siamo in un certo senso al momento che decreta la fine della pellicola?”. Una domanda che raccoglie in Rivoluzione digitale, tra conservatori e progressisti, un sì immediatamente convinto di uno dei più importanti sperimentatori dell’Industria, David Lynch: “Non me ne volere Keanu, ma credo di aver chiuso con la pellicola”.
L’appuntamento con Rete Padrona continua e si conclude mercoledì 22 ottobre con Zero Privacy (Terms and conditions may apply) in prima visione assoluta, alla scoperta delle nostre vite – spiate e controllate in cambio di beni e servizi gratuiti, a scapito della nostra privacy. E Steve Jobs – l’intervista perduta di Paul Sen, dove il guru di Apple e inventore dell’ iPhone racconta i retroscena dell’ascesa dell’azienda informatica più iconica del mondo.