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Il sabato sera di Rai 1 è in mani sicure se affidato a “Ballando con le stelle”.
Un successo costante, come provano le dieci edizioni trasmesse finora. Eleganza, classe e la giusta dose di sensualità: sono questi i fattori alla base del successo del format, mai stancante e sempre in grado di emozionare il pubblico, grazie anche ai suoi partecipanti vip, pronti a cimentarsi in una disciplina nella quale sono tutt’altro che esperti.
La guida, il faro del programma è senza dubbio la conduttrice Milly Carlucci, icona di una signorilità che nella televisione odierna risulta difficile da trovare. Con la sua affabilità, la padrona di casa di “Ballando” riesce perfettamente a dare naturalezza allo show e a rasserenare i concorrenti, che spesso, nonostante la notorietà, appaiono tesi e preoccupati per le difficoltà insite nella realizzazione delle coreografie.
Da professionista di lungo corso del piccolo schermo, la conduttrice riesce anche a tenere in mano la trasmissione quando eventi del tutto fortuiti potrebbero stravolgerla. Pensiamo a un episodio avvenuto nella scorsa puntata che ha coinvolto la concorrente Giusy Versace, vittima anni fa di un incidente stradale nel quale ha perso l’uso delle gambe e che l’ha costretta a ricorrere a delle protesi artificiali.
Una di queste, durante un ballo, è volata via, bloccando di fatto la sua performance. Il prevedibile “effetto-imbarazzo” è stato prontamente schivato dalla presentatrice, che ha evitato anche il rischi di scivolare nel pietismo.
Anzi, quanto accaduto è stata l’occasione per sottolineare il coraggio e la grinta di una persona che, nonostante una grave menomazione, ha voluto sfidare i suoi limiti, vincendo la sua personale battaglia contro l’handicap. Un messaggio forte e dal significato profondo, che le tante famiglie all’ascolto, target ideale dello show, hanno potuto recepire con chiarezza e semplicità. Il garbo e la sensibilità in tv sono qualità piuttosto difficili da riscontrare, ma in questa particolare occasione e, più in generale, durante l’intero show, emergono in maniera lampante.
Non può certo dirsi lo stesso per “Domenica live”, trasmissione domenicale condotta da Barbara D’Urso su Canale 5. Il programma vorrebbe fare giornalismo, cercando di raccontare i fatti di più stretta attualità, ma proprio non ci riesce. Anzi, non vuole riuscirci. La ricostruzione delle vicende di cronaca e il modo in cui esse vengono presentate hanno un taglio, troppo spesso, sensazionalistico.
La conduttrice puntualmente chiama in causa i protagonisti degli avvenimenti per fornire un approfondimento di quanto accaduto, ma in realtà questa scelta nasconde l’intenzione di creare uno show nello show. Nell’ultima puntata, ad esempio, la D’Urso ha affrontato, in maniera sensazionalistica, il caso di un ragazzo di Napoli, vittima di un gravissimo atto di bullismo da parte di ragazzi più grandi, arrivati a perforagli l’intestino con un compressore.
Poi si è passati ad affrontare la più stretta attualità, dando voce ai parenti con la promessa di rispettare il loro dolore, almeno secondo le intenzioni iniziali della presentatrice. Però il servizio è riuscito ad ottenere l’effetto opposto. Il racconto del fatto di cronaca si è trasformato in spettacolo facendo tramontare l’idea di dar vita ad un dibattito costruttivo sulla vicenda in modo da creare adeguati spunti di riflessione.
Il peggio accade quando la furba squadra autorale del programma crea delle vere e proprie “mini-telenovelas” i cui protagonisti sono personaggi dello spettacolo alle prese con fatti familiari. Ultimo in ordine di tempo il cantante Den Harrow, al centro di uno squallido contenzioso con la ex moglie. I due si accusano reciprocamente di maltrattamenti, dei quali sarebbe vittima anche la figlia del cantante. Tirare in ballo anche dei minori in vicende torbide come questa, risolvibili senza dubbio in privato, è una scelta a dir poco discutibile.
Ancor più discutibile però è la scelta di chi decide di dare spazio a queste vicende, alimentando il fenomeno della trash tv senza minimamente preoccuparsi di chi guarda a quell’ora la tv, ragazzi in testa.