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Rai Cultura ha dispiegato un palinsesto degno di quello che la BBC realizzò per William Shakespeare, sua gloria agli occhi di tutto il mondo: e tutto comunque partirà dall’anniversario del 31 ottobre, quando Rai5 trasmetterà in diretta alle ore 11 – Eduardo fu anche senatore a vita – uno Speciale Parlamento, “Cantata delle parole chiare”. Il Presidente del Senato Pietro Grasso commemorerà il grande attore, scrittore, commediografo, regista teatrale, televisivo e cinematografico, insieme con personalità della cultura e dell’arte, concludendo con la musica, una breve creazione eseguita dal vivo da Nicola Piovani, che con Eduardo collaborò.
E’ previsto un anno intero di manifestazioni, perché la figura dell’artista ne emerga a tutto tondo, compresa quella familiare: ed è stato ancora il figlio Luca a ricordare che il padre era sì severo, ma – eccezionale testimonianza – agiva con l’esempio delle sue azioni e della sua vita, e non ha mai costretto i figli, tantomeno coi ceffoni, a fare qualcosa che non volevano fare.
Da sabato prossimo Rai5 – seguendo il diario delle giornate in rete, che dedicano il sabato al teatro di oggi – in prima serata alle 21,15 darà inizio a sei puntate dal titolo “L’eredità di Eduardo”, con in scena attori e registi di oggi alle prese coi capolavori del suo teatro: il primo appuntamento sarà con “Padre cicogna”, testo in versi di Eduardo del 1969, con musiche di Piovani messo in scena al Petruzzelli di Bari nel 2013, col protagonista Luca De Filippo nella storia toccante di un prete spretatosi per amore.
Ed a seguire, il balletto “Filumena Marturano” ispirato al grande Eduardo, che Carla Fracci interpretò al S.Carlo di Napoli nel 1996. Il 1° novembre avremo “Sabato, domenica, lunedì”, anch’esso del 1969, qui presentato in forma di film con Toni Servillo e Anna Bonaiuto, mentre l’8 novembre “Filumena Marturano” – straordinario testo scritto da Eduardo nel lontano 1946 – apparirà nella produzione televisiva del 2010 con Ranieri e Angela Melato, e musiche di Ennio Morricone.
Il 15 sarà in onda “Io, l’erede” nell’edizione che l’attore trascrisse in italiano e che fu inscenata nel 2007 al Teatro Franco Parenti di Milano. Chiusura il 22 novembre con la celeberrima commedia, capolavoro di Eduardo, “Natale in casa Cupiello” (1931-32): presentata in una versione originalissima di Fausto Russo Alesi, nel 2013 al Teatro Studio Melato di Milano, in cui la vicenda di solitudine e ingenuità è risolta dal protagonista come un lungo e commovente monologo. L’altra rassegna di Rai Cultura titolerà “Eduardo in scena”: partirà il 27 ottobre su Rai5 alle 21,15 il lunedì, serata dedicata ai classici del teatro, che saranno quelli interpretati dall’artista stesso.
Ecco “Ditegli sempre di sì”, commedia nel 1927, scritta, adattata per la televisione e recitata da Eduardo con la prediletta Regina Bianchi e tanti altri attori, incentrata sulla follìa del protagonista, Eduardo stesso.
Il 3 novembre andrà in onda la commedia, anch’essa celeberrima, “Gli esami non finiscono mai”, scritta nel 1973, interpretata col figlio Luca e incentrata su un uomo che la società, coi suoi divieti e imposizioni, costringe a non parlare più.
Il 10 seguirà “La paura numero uno”, commedia del 1950 che Eduardo interpretò con Lando Buzzanca e altri attori sulla paura della guerra, peraltro da poco trascorsa. Il 17 ecco “Natale in casa Cupiello” nella versione storica in bianco-.nero del 1962, che Eduardo incarnò sul tema della estraniazione dalla realtà del protagonista, che si isola nella ossessiva messa a punto del Presepio, sino all’epilogo drammatico.
Il 24 seguiranno sei rarissimi atti unici di Eduardo: “I morti non fanno paura” del 1926, “Quei figuri di tre anni fa” del 1929, “La chiave di casa” del 1931 poi ridotto per la TV, “Il dono di Natale” del 1932, “San Carlino” del 1938, infine “Amicizia” del 1952.
Rai Cinema poi, venerdì 31 ottobre in prima serata sempre su Rai5, proporrà “Eduardo, la vita che continua” con la bellissima regìa di Francesco Saponaro, sul forte impegno civile dell’attore, che a sue spese ricostruì il Teatro San Ferdinando a Napoli, e che lottò specialmente per i ragazzi finiti in carcere al Filangeri e a Nisida, difesi sempre a viso aperto. Andrà poi in onda “Il racconto di Eduardo”, documentario di Felice Cappa e Andreina di Porto, in cui l’attore racconta se stesso.
Quanto alla retrospettiva “Eduardo e la musica”, sempre su Rai5 ma la domenica mattina, nello spazio destinato alla lirica, il 2 novembre avremo “Napoli milionaria” opera lirica di Nino Rota su libretto di Eduardo (1977, Festival dei due Mondi a Spoleto), con Giovanna Casolla e Mariella Devìa, grandi cantanti liriche: seguirà il 9 “La pietra di Paragone”, opera rossiniana di cui il grande attore nel 1982 curò la regìa.
Infine “Un anno con Eduardo” dal 28 novembre fino a maggio metterà in onda tutta la produzione che egli attuò con la Rai, da “Questi fantasmi” allo sceneggiato televisivo “Peppino Girella”: concluderà un documentario che sintetizzerà ciò che Eduardo ha donato a tutto il Novecento mondiale. Chi anche lo ricorderà sino alla morte, é Carla Fracci che negli anni ’70, impegnata nei teatri d’Europa e in USA e col figlio piccolo, fu invitata da Eduardo in una sua abitazione al mare: ella vi andò convinta che l’attore non si sarebbe mai fatto vedere. Invece un giorno egli apparve, in una barchetta, da lontano, e volle che per rimettersi ella mangiasse ogni giorno le uova ‘azotate’ che egli le mandava.