Maurizio Crozza appare sul palco, affollato da uomini e donne fintamente nudi che simulano un accoppiamento. Un apertura discutibile, ideata per affrontare l’argomento del “bonus bebè” di 80 euro previsto nella legge di stabilità del Governo presieduto da Matteo Renzi. Il comico poi paragona Renzi e Steve Jobs : “Come l’Iphone, ogni anno esce un modello di PD più sottile”.
La satira si abbatte ancora su Renzi. Crozza prende di mira il presunto rapporto di collaborazione tra il premier e Silvio Berlusconi, tanto da immaginare un loro incontro all’interno di un vecchio cinema di periferia a luci rosse. I due, soprattutto il finto “Berlusconi”, cercano di non farsi riconoscere, per poi iniziare a chiacchierare da vecchi amici. Crozza/Renzi illustra al leader di Forza Italia la bozza della nuova legge elettorale, che però non gradisce le proposte dell’attuale Presidente del Consiglio, ritratto comicamente come un vero e proprio servo dell’ex Cavaliere.
La riflessione di Crozza si sposta sulla scarsa attenzione dei sindacati ai problemi dei lavoratori, lodando quanto fatto da Papa Francesco, che ha ascoltato i lavoratori di Meridiana, alle prese con gravi difficoltà economiche. E’ lo spunto per un dialogo tra il Pontefice, Susanna Camusso e Filippo Landini, ovviamente imitati dal comico genovese. Ne esce un quadro poco incoraggiante con il Papa che conclude: “Non vi preoccupate, a questo dirò io domenica qualcosa per loro”!
Debutto stagionale per l’imitazione del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Martedì il capo dello stato dovrà testimoniare per il processo per la presunta trattativa stato mafia. Crozza immagina come Napolitano stia passando la settimana. Dovrebbe essere preoccupato? Assolutamente no, anzi. Il Presidente parla di cucina, di “friarielli, salsicce e brodo. E sulla legge di stabilità dice: “E’buona!I sacrifici vanno fatti! Non vedete che il bollito è passato in cavalleria?”.
A Napolitano si chiede anche di concedere la grazia a Fabrizio Corona, richiesta tra gli altri da Marco Travaglio e Adriano Celentano. Una volta letti i precedenti penali dell’ex fotografo, il finto Presidente chiama il cantante milanese cantandogli: “Caro Adriano, te la dico alla Don Backy: Corona resterà in galera per l’eternità!” (FOTO 4)
Chiusura con l’argomento di partenza, la trattativa stato mafia: per il presidente è “un segreto di Pulcinella”. Il siparietto si chiude con una “tammurriata”, nella quale, cantando, il Napolitano di Crozza ammette senza mezzi termini l’esistenza della trattativa tra Cosa Nostra e lo Stato. Pubblicità
Si rientra dalla pubblicità e Crozza fa i complimenti a Matera, nominata in settimana capitale europea della cultura per il 2019. Il comico però riflette anche sulla mancanza in città della stazione, i cui lavori sono iniziati e mai finiti. Senza mezzi termini Crozza dice: “I sassi sono dell’età del bronzo, la stazione è dell’età degli str****!” Da sud a Nord, lo showman punta il dito contro i ritardi dei lavori per l’Expo: “A Milano parlano tutti di Expo, gli alberghi sono già prenotati, ma a mancare è proprio l’Expo! E’un paradosso! Per questo l’Italia è il paese delle meraviglie!”
Ecco arrivare uno dei personaggi più attesi, l’onorevole Antonio Razzi, introdotto da ballerini vestiti con degli indumenti tipici dell’Abruzzo, regione di provenienza del politico. Il giornalista fuori campo che prova a intervistarlo prova a chiedergli pareri sul recente Sinodo convocato dal Papa, ma Razzi non sa proprio nulla di quanto venuto fuori dalla riunione svolta in Vaticano. Sull’allarme deflazione per l’Italia lanciato da Standard & Poor’s, dice: “Eh sì, mi ricordo la Standa, ci andavo quando eravamo piccoli!” . Il Razzi di stasera è sempre molto divertente, ma esagerato nel linguaggio. Le espressioni volgari sono più frequenti rispetto all’imitazione della settimana scorsa e rovinano in parte resa comica. Seconda interruzione pubblicitaria.
Il terzo blocco di trasmissione si apre in musica parlando di caffè. Il comico sottolinea come questa bevanda sia un rito per tutti gli italiani, tanto che “il lavoro è un intervallo tra la pausa caffè e la successiva”. E’ l’occasione per prendere di nuovo in giro la squadra di Report, capitanata da Milena Gabanelli. In una puntata del programma di Rai 3, è andato in onda un servizio nel quale si parlava della discutibile preparazione del caffè dei bar. Lo showman immagina poi i possibili argomenti di conversazione tra la giornalista e il suo compagno, puntualmente annoiato dalla pesantezza della donna. Si ripete lo stesso schema della settimana passata: lo sketch forse era da evitare perchè rischia di affievolire il ritmo comico della trasmissione.
Un sempre più stralunato Massimo Ferrero è la vittima successiva di Maurizio Crozza. Il presidente della Sampdoria, squadra del cuore del comico, è totalmente allucinato: “La Sambdoria capitale d’Italia! Ilaria (D’Amico, ndr), se lo ricorda Pippo Baudo? Che la terra gli sia lieve!”.
Il patron blucerchiato proprio non riesce a infilare una frase di senso compiuto. La risata è automatica. Ultima reclame.
Chiusura con Banderas. Stavolta la sua nuova ricetta, puntualmente a doppio senso è: “la pecorella”, buono quando la fame “ti assale alle spalle”. Il dolce della serata è “quello più antico del mondo: le bagascine”, ultima creazione presentata prima dell’arrivo dei due infermieri che lo vengono a prendere prima di portarlo al manicomio.
Si conclude qui il quarto appuntamento con “Crozza nel paese delle meraviglie”. Appuntamento a venerdì prossimo a partire dalle 21.10, sempre su La7.