“La storia è quella della nostra vita – racconta la coppia -. Siamo amici da sempre, un’amicizia nata in culla visto che abbiamo condiviso la stessa stanza di maternità essendo nati con cinque giorni di differenza (entrambi di Foggia, Pio è del 25 agosto 1983, Amedeo del 20 agosto dello stesso anno, ndr)”. Sono loro due a contrassegnare il cinema targato Taodue per la prossima stagione, accanto al re del box office Checco Zalone. Con 47 milioni di euro il suo “Che bella giornata” è il film campione d’incassi della storia del cinema italiano.
Adesso il comico barese classe 1977 sta girando la sua terza pellicola: “Sole a catinelle”, per la regia di Gennaro Nunziante, che uscirà per Medusa il 30 ottobre. Nove settimane di riprese tra Liguria, Toscana, Veneto e Molise. Sul set con lui anche Marco Paolini.
Se con la Taodue di Pietro Valsecchi e Camilla Nesbitt al cinema si ride, in tv la scelta va in un’altra direzione: gialli, polizieschi, thriller. Unica eccezione per la prossima stagione è “Fogar”, serie in quattro puntate da 100 minuti, scritta a quattro mani da Giovanni Veronesi (che firmerà anche la regia) e la figlia dell’esploratore, Francesca Fogar, che sottolinea come la vita del padre sia “una sceneggiatura naturale”. “Per il ruolo di questo personaggio straordinario, sempre capace di affrontare grandi sfide compresa la malattia – dice Valsecchi – vorrei avere Kim Rossi Stuart”. Per il resto sono tutte storie che fanno tenere il fiato sospeso al telespettatore, partendo dagli stessi fatti di cronaca.
La factory Taodue sta lavorando a “Il caso Aldrovandi”, un film tv per la regia di Daniele Luchetti e la sceneggiatura di Stefano Rulli, Malcom Pagani ed Alessandra Fiori. Era la notte del 25 settembre 2005, quando uno studente ferrarese di 18 anni, Federico Aldrovandi, muore durante un controllo operato da agenti di polizia. “Sono grata di questa iniziativa – dichiara la madre Patrizia Moretti -. Questa è una storia che ha ancora molti nodi da sciogliere. Lo strumento dell’arte porterà un contributo enorme alla causa”.
Dal libro al piccolo schermo: Daniele Cesarano sta scrivendo la trasposizione per la tv del romanzo postumo di Antonio Manganelli “Il sangue non sbaglia”, sulla complessa indagine a cui lavora l’ispettore Galasso, poliziotto di mezza età. Simona Cavallari, Giuseppe Zeno e Marco Rossetti saranno i protagonisti di una serie di 12 puntate da 50 minuti sulla presenza della ‘ndrangheta nel Nord Italia, in particolare a Milano. S’intitola “Le mani dentro la città”. La regia è di Alessandro Angelini, la sceneggiatura di Claudio Fava, Barbara Petronio, Leonardo Valenti ed ancora Daniele Cesarano.
Campione di ascolti, in autunno vedremo il sequel de “Il tredicesimo apostolo” che si fa hot per l’attrazione tra Padre Gabriel Antinori (Claudio Gioè) e la psicologa Claudia Munari (Claudia Pandolfi): “Si passa dal bacio a qualcosa di più” annuncia lo sceneggiatore Mizio Curcio. Nuovo sottotitolo della serie è “La rivelazione” (la prima stagione era stata contrassegnata da “Il prescelto”).
Dopo “Distretto di Polizia”, il team di sceneggiatori formato da Barbara Petronio, Ezio Abate e Francesco Balletta sta scrivendo “Squadra mobile” (nel nome ricorda lo sceneggiato Rai degli anni Settanta “Qui Squadra mobile”), serie di 8 puntate da 80 minuti. “Il nuovo poliziesco punta al lato emotivo, trattando temi quali lo stalking e l’infanzia abbandonata – racconta Barbara Petronio -. L’ispirazione ci è venuta dopo aver visto il film ‘Police’. Il ritmo di questa serie sarà quello della Rete: veloce”.
“Stiamo scrivendo la sesta stagione di ‘Squadra antimafia’, mentre è al montaggio la quinta che andrà in onda in autunno – annuncia lo sceneggiatore Sandrone Dazieri -. Quando è nata 6/7 anni fa non immaginavo che i personaggi potessero avere così lunga vita”. Protagonisti della fiction Marco Bocci, all’onore delle cronache rosa per la relazione con la cantante Emma, e Giulia Michelini. Quest’ultima sarà anche protagonista di un thriller, “Il bosco”, serie di quattro puntate da 100 minuti. E’ Lara, una testimone che si farà detective su alcuni atti violenti perpetuati a danno di alcune ragazze.
Dopo “Ris Roma”, ad ottobre inizieranno le riprese del secondo spin off di “Ris Delitti perfetti”: per la regia di Alexis Sweet, in primavera vedremo su Canale5 la serie “Ris Messina”, una “Sicilia Connection” raccontata in 7 puntate da 80 minuti. Ad agosto Raoul Bova sarà impegnato sul set di “Ultimo 5”, i cui ciak saranno battuti tra Roma, Messico, Africa e Colombia: Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli firmano una sceneggiatura sul traffico internazionale di cocaina. Alla regia per questa miniserie in due puntate da 100 minuti Alexis Sweet.
“Verrà girato in inglese per essere distribuito in tutto il mondo ‘Buscetta’, su un vero uomo d’onore”, annuncia Valsecchi. Protagonista è Pierfrancesco Favino, la scrittura di Claudio Fava e Jordan Runtagh, la regia è ancora una volta di Alexis Sweet. “La nostra azienda – sottolinea Camilla Nesbitt –si sta affermando in Europa, e non solo. I nostri titoli più richiesti sono le fiction di mafia e le indagini scientifiche, tradotto in titoli: i ‘Ris’ (in Francia sono alla sesta serie, prodotta dalla Tf1) e ‘Squadra antimafia’ (l’americana ABC ne ha acquistato i diritti). Abbiamo sancito inoltre una collaborazione con Jack Rapke, per intenderci il produttore di Zemeckis, con cui gireremo in inglese il ‘Capo dei capi’ e coprodurremo miniserie per il grande schermo”.
Ma il core business della Taodue resta la partnership con Mediaset, in particolare con Canale5 per cui in questi ultimi cinque anni ha prodotto 250 serate con una media share del 24 per cento sul target 15-64 anni. Su questa strada la Taodue lavora allo sviluppo della lunga serialità, ai sequel e s’impegna anche per un ritorno consistente alla miniserie. “21 anni sono tanti – traccia un bilancio Valsecchi -. Quando ho cominciato Furio Scarpelli mi consigliava di raccontare bene il personaggio e di avere Cechov come guida. La nostra mission è quella di storie che emozionano e che vengono dal paese: concentrarci sugli eroi e sulle persone coraggiose o approfondire i fatti di cronaca con linguaggi all’avanguardia. Siamo convinti che leggendo il presente possiamo capire il futuro che andiamo a vivere. Tante ore di produzione, settimane di set, nuovi titoli e ritorni di grandi successi, talenti da lanciare e grandi artisti affermati: anche nella prossima stagione la Taodue vuole confermare il suo ruolo centrale nel panorama dell’audiovisivo italiano, con la passione di sempre ed una grande fiducia nel futuro”.