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L’appuntamento radiofonico, che occupa la fascia oraria dalle 10.30 a mezzogiorno, ospita quotidianamente cantanti, artisti, interpreti musicali, attori, legati al mondo dello spettacolo, e in particolare della tv. Questa mattina Max Giusti ha raccolto lo sfogo di Raffaella Carrà sulle critiche al suo show all’indomani della messa in onda lo scorso 16 gennaio.
«Le critiche al mio show? Non le ho lette, perché non voglio star male. Chi le ha fatte però, forse non guarda i talent show: in tutto il mondo infatti, i talent cominciano a prendere pian piano forza nel corso delle settimane. Qui in Italia invece, sono troppo esigenti. E sono anche troppi quelli che vogliono tutto subito». Questa è stata la prima dichiarazione fatta da una Carrà evidentemente molto amareggiata dell’accoglienza avuta da Forte forte forte.
La showgirl supernazionale ha anche parlato della nuova puntata, che andrà in onda proprio stasera. E ha aggiunto: «Questa sera su Rai Uno i telespettatori conosceranno i nomi e i volti dei 4 gladiatori che inizieranno a “combattere” per la vittoria finale. Questi ragazzi sono ancora come dei diamanti grezzi. Ma, come sempre accade in tv, vedrete quanto miglioramenti saranno in gradi di mostrare nel corso del tempo».
Insomma, Raffaella Carrà continua ancora a credere strenuamente nel prodotto, nonostante gli indici di ascolto della prima puntata al di sotto delle aspettative.
A esprimere pareri negativi su Forte forte forte sono stati anche personaggi del mondo dello spettacolo. Tra questi, Heather Parisi che, con toni abbastanza pesanti, ha parlato di Raffaella Carrà come di un’icona che vuole fare la giovane a tutti i costi. Secondo l’interprete di Cicale, la Carrà sarebbe la malinconica conferma che la televisione italiana vive soltanto di ricordi.
Ma non ci sono stati solo detrattori. Ad esprimere un parere positivo era stato proprio sul nostro sito il professor Gianpiero Gamaleri, coordinatore della facoltà di Scienze della Comunicazione all’università telematica di Nettuno e membro del Cda del Centro televisivo vaticano. Gamaleri aveva intravisto nel talent show la congiunzione tra il grande varietà degli anni ’60 e ’70 e il genere “fiction-inchiesta”.