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La stagione del programma si apre con il vestito Ilary Blasi all’insegna del solito buon gusto: culotte gonna trasparente. Un paio di battute di rito, e viene lanciato il primo servizio, firmato da Filippo Roma: Chi sarà il nuovo Presidente? La iena ha chiesto a una serie di politici se pensano di diventare il prossimo Napolitano: Paola Severino, Dario Franceschini, Piero Fassino, Stefano Rodotà, Laura Boldrini, Walter Veltroni, Roberta Pinotti, Pier Luigi Bersani. Ogni volta, chiunque sia nella rosa dei papabili nonviene mai scelto; di conseguenza a a parole nessuno sembrerebbe essere felice di essere candidato a Presidente, ma allo stesso tempo nessuno giura che non ricoprirà mai l’incarico.
Segue poi Nadia Toffa: Quando un sindacato ti sfrutta invece di difenderti. Secondo la sentenza del tribunale, il sidacato cui era iscritta Antonietta, la Cisl, le deve un risarcimento di 100mila euro dal 2011. La donna è in realtà morta, perciò la Toffa raccoglie lo sfogo dei genitori della defunta: secondo lo statuto della Cisl, spetta ad ogni sede provvedere ai pagamenti; se, come in questo caso, la sede è piccola, semplicemente non ha i soldi per pagare. Per otto anni Antonietta è stata tenuta al nero, ma ora il rappresentante regionale della Basilicata nega che i dati siano stati formalizzati.
Viene quindi trasmessa l’intervista a Carolina Kostner, Squalificata per amore. La sportiva infatti, è stata recentemente squalificata per un anno e 4 mesi: il tribunale ha stabilito che non poteva non sapere che il suo fidanzato dell’epoca, il campione Alex Schwazer, si dopasse. La ragazza sostiene di non aver mai avuto sospetti e di sentirsi tradita: racconta che il giorno in cui era arrivato il controllo dell’antidoping, avesse detto che il fidanzato non era in casa solo perché questo si sarebbe dovuto trovare a casa sua per ricevere la commissione.
Una volta in studio si ironizza sulla vicenda in cui è stato coinvolto il conduttore, il quale ammette di essere stato un “deficiente”, senza però fare luce su quanto realmente avvenuto.
Mauro Casciari torna sulla storia di Riccardo Magherini, Morto durante un fermo dei carabinieri a Firenze. L’episodio viene ricostruito attraverso la testimonianza del fratello dell’uomo: un fortissimo attacco di panico è costato all’uomo un violento fermo dei carabinieri. La scena è stata vista e filmata; ben 29 in tutto i testimoni. Nella ricostruzione ufficiale si riscontrano diverse incongruenze, compreso un buco temporale di 25 minuti. In un primo momento, la direttrice di un bar aveva dichiarato che Riccardo si fosse recato nel suo locale; ora invece sostiene addirittura che quella notte l’esercizio fosse chiuso. Tra gli effetti personali recapitati alla famiglia, manca un ciondolo che potrebbe far luce sull’accaduto e che, soprattutto, non è stato preso in considerazione nelle indagini.
Si alleggerisce con Stefano Corti, che cerca di corrompere dei piccoli calciatori in monete di cioccolato.
Ancora Filippo Roma: Renzi mantiene le promesse ai disabili? La iena ha seguito Marco, malato di Sla, nel giorno in cui ha conseguito un master in scienze politiche. Per comunicare direttamente con i docenti gli sarebbe bastato un tablet apposito, invece non ce l’ha: il nomenclatore infatti, risale al 1999. Con le odierne tecnologie invece, un disabile potrebbe vivere una vita migliore. Renzi aveva promesso che se ne sarebbe occupato, eppure scopriamo che non è nemmeno stata presentata la richiesta di aggiornamento: Renzi continua a sostenere che il governo se ne sta occupando.
Andrea Agresti incontra Susy, la cui casa era stata occupata mentre era in Marocco. Ora il tribunale lo ha condannato ad abbandonare l’immobile, ma Gianni, l’uomo che ci vive, ha cambiato la serratura; Susy perciò si reca a casa sua con Agresti. La donna è furiosa, del resto si è ritrovata per più di un anno a dormire in stazione con la sua bambina. Dopo qualche giorno è lo stesso Gianni a riconsegnare le chiavi in comune, ma quando Susy è entrata in casa, l’ha trovata completamente vuota.
Sabrina Nobile chiede a vari onorevoli quali siano i requisiti per eleggere il Presidente della Repubblica; loro non sanno nemmeno quale fu il primo, Enrico De Nicola.
Luigi Pelazza ha intervistato un imam appartenente ad Al Qaeda: La Jihad in Europa. L’uomo vuole rimanere anonimo, e non risparmia domande: afferma che le cellule dormienti hanno dimostrato di essere pronte, che il Corano impone di uccidere gli infedeli, dove per infedeli si indicano coloro che credono in cose diverse. L’uomo confessa di essersi anche proposto come kamikaze e che gli imam servano a mantenere il contatto con i terroristi: alla famiglie delle vittime della strage parigina, dice che il loro diritto finisce dove inizia quello degli altri.
Si prosegue con Matteo Viviani, che raccoglie la testimonianza di una famiglia siciliana di imprenditori: Mafia, antimafia e aziende che affondano. I Cavallotti hanno subito estorsioni dal braccio destro di Provenzano, irruzioni armate in casa, finendo poi in galera per aver pagato il pizzo. Erano glia nni di Cosa Nostra, spiegano, e tutti pagavano il pizzo. Nonostante dopo anni di processo sia stato appurato che i Cavallotti non siano mafiosi, continuano a non poter gestire la loro azienda. L’amministratore che se ne sarebbe dovuto occupare infatti, ha effettuato operazioni di vendita poco chiare di cui, alla fine, ha beneficiato economicamente. Viviani lo raggiunge, ma lui non dà risposte.
Per promuovere il suo film, da oggi nelle sale, Maccio Capatonda confeziona un video in cui mostra gli efetti della pillola che trasforma l’uomo in Italiano Medio. Giulio Verme, questo il suo nome, entra in farmacia e chiede la medicina “per entrare dentro le donne”, fa proposte sconce a ragazza che tentano di leggere al parco; nel frattempo sta presentando il suo film anche su Sky, durante E poi c’è Cattelan.
Giulio Golia ha scovato l’ennesimo pervertito che fa colloqui di lavoro per cercare segretarie: il fondamentale requisito professionale però, è di vestirsi con abiti che mostrino il corpo. L’uomo non solo dà direttive sull’abbigliamento, ma allunga vistosamente le mani sulla complice del programma. quando a raggiungerlo è però Golia con tanto di parrucca femminile, è chiaro che non lo assumerebbe.
Torna poi Enrico Lucci con uno dei suoi evergreen: Osare sulla Scala. L’irriverente inviato prende in giro i vip e non che entrano alla prima del celebre teatro milanese.
A Castel Volturno il sindaco ha istruito i clienti delle prostitute: Nina Palmieri lo ha incontrato. Con la complicità di due consigliere che si sono finte appunto prostitute, ha approfittato di chi si fermava per educarlo alla differenziata, spiegandogli che i preservativi vanno buttati nell’organico. Inoltre, dato che la prostituzione non è reato, per multare i clienti è stata approvata una disposizione in base a cui viene multato chi rallenta in prossimità delle lucciole.
Cavalcando il tormentone degli ultimi giorni, una brevissima intervista a Giancarlo Magalli, portato perfino davanti al Quirinale tra la gioia dei presenti.
infine, in conclusione, viene nuovamente trasmesso il servizio di apertura di Filippo Roma. La puntata si conclude qui; l’appuntamento è per giovedì prossimo.