L’attore aveva 51 anni. Per la sua interpretazione di Tony Soprano si era aggiudicato un Golden Globe e tre Emmy Awards. “Era un uomo speciale – scrive la HBO che produceva la serie “Soprano’s” (andata in onda negli Stati Uniti dal 1999 al 2007) -, un grande talento, che con il suo straordinario senso dell’umorismo, il suo calore ed il suo rispetto, ha toccato molte persone”.
Gandolfini era nato a Westwood, New Jersey, da genitori di origini italiane. In un’intervista del 2012 aveva dichiarato di essere diventato attore per liberarsi della sua rabbia. Ha lavorato come barista e manager in un club prima che decollasse la sua carriera di attore. I primi successi a Broadway nel 1992. Poi la svolta, arrivata subito dopo l’interpretazione del mafioso Virgil nel film “Una vita al massimo”. Dopo la chiusura del serial che lo ha reso celebre in tutto il mondo, la sua carriera è continuata con tutti gli onori. Tra gli ultimi progetti ai quali ha preso parte spiccano “Zero Dark Thirty”, la commedia “The incredible Burt Wonderstone” e più recentemente “Animal Rescue”, attualmente in post-produzione.
James Gandolfini era atteso al TaorminaFilmFest, dove il 22 giugno avrebbe dovuto presiedere una TaoClass, che il festival dedica ai grandi interpreti del cinema e della televisione, e ricevere il Premio Città Taormina. “Siamo profondamente addolorati, avevamo sentito James Gandolfini poche ore prima ed era molto felice di ricevere questo premio e della possibilità di questo viaggio in Italia – dichiarano Mario Sesti, direttore editoriale del TaorminaFilmFest, e Tiziana Rocca, general manager -. E’ stato l’attore americano che meglio di chiunque altro abbia saputo interpretare la società italo-americana con la sua personalità ricca di contrasti, ambizioni, dolore, humor. E’ stato il volto rappresentativo della golden age della televisione, ma anche un interprete memorabile al cinema. Stiamo organizzando in queste ore un omaggio che il TaorminaFilmFest gli dedicherà per ricordarne la carriera ed il talento”.
L’ambasciata degli Stati Uniti in Italia ha appreso dai mezzi di informazione della morte a Roma dell’attore James Gandolfini. “Siamo tutti profondamente commossi da questa prematura scomparsa, e i nostri pensieri e preghiere sono rivolti alla sua famiglia e ai suoi fan – si legge in una nota ufficiale -. James Gandolfini era un italo-americano ed ha rappresentato un esempio eccellente del profondo contributo culturale degli italiani alla società americana”.
All’indomani della morte, Rai4 omaggia l’attore con una breve biografia del suo personaggio più celebre: il boss mafioso Tony Soprano, indiscusso protagonista dell’omonima serie HBO. Il “biopic”, un estratto dal magazine Mainstream della durata di circa 7’, andrà in onda stasera, venerdì 21 giugno e sabato 22, dopo i programmi di prima e seconda serata. Mentre ogni domenica, a partire dalle 21.10, prosegue il doppio appuntamento settimanale con la sesta ed ultima stagione de “I Soprano” (2007). LA SERIE – Punto di svolta, assieme alla coeva “Sex and the City”, nella storia di successo della cable-tv HBO, la serie ideata da David Chase sintetizza e rivisita tre quarti di secolo d’immaginario letterario, cinematografico e televisivo sulla mafia italo-americana, proponendo, al tempo stesso, uno spietato ritratto a tutto tondo della società statunitense contemporanea.
Premiata con cinque Golden Globe e ben ventuno Emmy, I Soprano è uno dei simboli della nuova golden age della produzione televisiva americana, un riuscitissimo connubio tra dramma familiare ed anti-epica gangster, perfettamente in bilico tra commedia di caratteri e tragicità shakespeariana. Nell’avvio della sesta stagione, Tony è in condizioni critiche dopo l’incidente d’arma da fuoco provocato dal vecchio Junior (Dominic Chianese); l’antagonista principale nel prosieguo della nuova serie sarà invece il rozzo boss della famiglia Lupertazzi Phil Leotardo (Frank Vincent).