Nina, nel 2010 hai vinto il Premio della Critica, ora canterai “Sola”: di che cosa parla?
Il titolo parla da solo, dedico il brano a chi sa affrontare la propria solitudine. E’ difficile stare da soli, ma bisogna saperla affrontare, prima lo si fa meglio è, anche per andare avanti il prima possibile.
Hai partecipato qualche anno fa all’Eurovision, saresti pronta per affrontare di nuovo questa esperienza?
Certamente, è stata un’esperienza molto forte, un Sanremo a livello europeo. Mi ha aperto porte in tanti Paesi. Se vincessi sarei orgogliosa di tornarci.
Terza volta all’Ariston, è ora di vincere?
Mi piacerebbe, sarebbe un sogno, però salgo sul palco per presentare un nuovo disco. Penso poco alla vittoria.
Collaborazione impossibile che vorresti realizzare a Sanremo?
Stevie Wonder, sempre sia lodato! (ride, ndr)
In gara c’è anche Mandelli, che hai conosciuto a MTV. Ti ha chiesto consigli?
Sono contenta ci sia anche lui in gara, mi ha fatto un sacco di domande, se la sta facendo sotto! Ma se la caverà alla grande.
Hai scelto una cover di Ranieri per giovedì sera, parlacene.
E’ una delle voci più belle in Italia. Ho scelto il suo brano, Se bruciasse la città, perchè l’arrangiamento e il testo sono bellissimi.
Che Nina Zilli salirà sul palco del Festival?
Sarò emozionatissima, e forse un po’ trasparirà questa cosa. Tenterò di dare il meglio di me.
Il tuo brano ha un’anima blues. Dicci 3 caratteristiche del tuo blues.
La vita è un blues. In questa canzone c’è della forza e l’amarezza di restare da soli. Ho arrangiato personalmente il brano, e suonerà tutta l’orchestra.
Sono passati 5 anni dal tuo esordio. Che consigli dai agli 8 giovani di Sanremo 2015?
Mettete da parte l’ansia anche se è difficile. La musica è terapeutica, aspettate l’inizio del brano perchè poi sarà tutto in discesa. Faccio un in bocca al lupo a tutti loro, so che è un mestiere difficile.
Il tuo nuovo album è frutto di un lavoro all’estero. Ci saranno brani con nuove influenze?
Per ogni disco cerco qualcosa di nuovo, faccio tanta ricerca sonora. In questo album c’è tutto quello che sono io da quando sono nata. Sono andata in studio da Mauro Pagani e ci siamo divertiti a vestire le canzoni.
Il tuo 2015 sarà impegnativo, come farai a far tutto?
Non vedo l’ora di partire in tour questa primavera, è la parte del mio lavoro che preferisco. Dal 12 marzo partirà anche Italia’s got talent, ma abbiamo già registrato molto materiale.
Tra i colleghi in gara chi temi di più e a chi dedicheresti la vittoria?
Non saprei dire chi temo perchè non penso alla competizione. Mi importa che vada tutto bene quando canterò e anche dopo.
Da “L’uomo che amava le donne” a “Sola”. Da cosa nasce il pezzo?
“L’uomo che amava le donne” è un film che dovrebbero dare a tutte le femmine una volta raggiunti i 16 anni. Un giorno arrivai a casa e trovai il film in tv, allora scrissi il brano. Per “Sola” invece ero al pianoforte a casa, e suonando sono arrivate le parole del pezzo. La musica è un ottimo strizzacervelli, e in più non ti chiede la parcella.