Rubarono. Picchiarono. Uccisero. Per quattro anni misero a ferro e fuoco gli Stati Uniti durante la grande depressione, divenendo l’incubo della popolazione e delle forze di polizia. Erano giovani e si amavano alla follia. I loro cognomi erano Parker e Barrow. Passarono alla storia come Bonnie e Clyde, la coppia criminale più famosa della storia moderna che terrorizzò l’America degli anni 30.
{module Banner sotto articoli} Negli anni ’30 Bonnie Parker, cameriera ossessionata dalla fama, e Clyde Barrow, giovane ladruncolo, decisero di formare una banda criminale: rapinarono diverse banche; si impossessarono di migliaia di dollari; ammazzarono e ferirono decine di persone. Un’escalation di sesso, violenza, sangue e morte che trovò la sua tragica fine nel maggio del 1934, quando i due gangster caddero vittime di un’imboscata organizzata dalla polizia del Texas e della Louisiana. Bonnie aveva ventitré anni, Clyde venticinque.
Negli Stati Uniti, la mini-serie sulle più impressionanti serie di rapine che la storia del crimine ricordi ha avuto ottime critiche ed è stata seguita da più di otto milioni di telespettatori.
A interpretare Clyde è stato chiamato Emile Hirsch (Into the wild, Milk, Venuto al mondo), mentre il ruolo di Bonnie è stato dato a Holliday Grainger (I Borgia, Cinderella in uscita nel 2015). Il premio Oscar William Hurt (Brivido caldo, Il grande freddo, Il bacio della donna ragno) è l’ufficiale di polizia Frank Hamer, che interruppe definitivamente la carriera criminale dei due fidanzati, l’altro premio Oscar Holly Hunter (Lezioni di piano, Fratello dove sei?) dà il volto alla madre di Bonnie, Emma Parker. Il regista della mini-serie è Bruce Beresford, che ha diretto pellicole quali A spasso con Daisy e Colpevole di innocenza.
Il cinema si è occupato molte volte di questa vicenda con il film Gangster Story del 1967, diretto da Arthur Penn, mentre il 29 gennaio 1937, a poco più di due anni e mezzo dalla morte di Bonnie e Clyde, uscì Sono innocente, film diretto da Fritz Lang con Henry Fonda e Sylvia Sidney, nel quale la fuga finale dei due coniugi è ispirata proprio a questa vicenda.
Oltre che il cinema, anche la musica si è spesso interessata dei due personaggi che sono considerati due icone statunitensi degli anni trenta.