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“Grazie, abbraccio virtualmente tutti voi perchè è stata una serata favolosa. Dedico il premio a tutti coloro che hanno reso possibile la mia partecipazione, da Carlo Conti alla Sugar, Franco Battiato, la mia famiglia, voi giornalisti. Questa mattina mi ha chiamato Battiato, dicendo che i suoi nipoti vogliono conoscermi”.
E’ stato più duro lo scontro con Nigiotti o con i Kutso?
Con Nigiotti, perchè eravamo due cantautori quindi era una sfida più alla pari rispetto al confronto di mercoledì sera con Serena Brancale e di ieri con i Kutso.
Ritornerò da te ha una seconda versione prodotta in America. Differisce da quella italiana?
Quando in Sugar ascoltarono Ritornerò da te subito mi dissero che era forte. Poi l’ha ascoltato anche Placido Salomone, produttore molto in gamba con cui collaboro, e ha deciso di lavorarci su realizzando una prima versione. In seguito sono partito per Los Angeles e quando abbiamo deciso di proporre la canzone al Festival ho scelto di esaltare molto l’orchestra, accantonando il sound losangelino che si discostava da quest’ottica. Abbiamo mantenuto quindi le due versioni: una per Sanremo, e nel disco quella elettropop di Los Angeles.
Oltre a scrivere il brano sanremese di Malika hai già firmato canzoni per altri artisti?
Sì, l’incontro con altri artisti e autori mi stimola molto. E’ bello immedesimarsi nel mondo e nella vocalità di colleghi come Malika.
Chi sono questi altri artisti?
Ci sono già i nomi ma vi faremo sapere pià avanti (ride, ndr)
Come affronterai il futuro?
Un artista deve ritagliarsi ogni giorno un momento per restare con se stesso e per trovare un focus molto ancorato alla realtà. Spero di diffondere il più possibile il mio disco Qui per te.
Come hai festeggiato?
Uscito dall’Ariston ho trovato degli amici che mi hanno fatto una sorpresa e sono venuti a trovarmi.
Caterina Caselli qual è il segreto per scovare talenti così forti?
Non c’è un segreto, occorre anche fortuna e stare molto attenti a chi hai di fronte. E’ sempre una scommessa: credi in un artista e inizi a lavorarci, poi capisci in corso d’opera se vale la pena continuare o no. Questa è la parte più delicata del nostro lavoro. Uno dei nostri obbiettivi è anche avere progetti che possano andare all’estero, è una necessità per noi.
Qui la diretta della quarta serata.