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Nella prima parte, la puntata de L’Isola dei Famosi aveva insolitamente navigato in acque tranquille, movimentata giusto da un paio di “lati B” in primo piano e dagli insulti di Rachida Karrati a Cristina Buccino.
La discussione tra l’altro proseguiva su linee classiche, senza particolari guizzi creativi negli appellativi, perciò la Buccino è finita etichettata come poco di buono. Copione prevedibile che ha ripreso i canoni maschilisti e gli stilemi tradizionali secondo cui l’uomo sposato che fa i massaggi alle donne libere è un’anima candida da preservare. La signorina in questione invece, dovrebbe pensare alla moglie di lui, donna fortunata il cui sguardo per ora incenerisce la lupa tentatrice, ma che ci auguriamo aspetterà il marito a casa munita di lanciafiamme.
Abbiamo poi ascoltato Rachida litigare con ogni essere femminile dell’isola che cammina su due gambe come la Buccino, le Donatella e Cecilia, a cui, in quanto esperta in materia, ha dato dell’arrogante.
Destabilizzata di fronte all’evidenza di non poter inveire pure contro le noci di cocco, ha poi aggiunto il tocco di classe: Cecilia ha la voce da trans. Perdonateci il paragone, ma a noi la voce di Rachida sembra invece quella di un gatto a cui abbiano strizzato gli attributi.
Ad ogni modo, il cerchio del karma si chiude: Belén insultava Luxuria perché le invidiava “questa” (con irrinunciabile gesto didascalico), e Cecilia si prende della trans. Amen.
Il climax si è raggiunto con l’approdo di Rocco Siffredi su Playa Desnuda. L’ indecisione, con cui l’uomo dalla sopravvalutata simpatia, ha preso la sua decisione è stata toccante. Si percepiva persino a casa il tormento del sofferto dissidio interiore tra razionalità ed emotività: mantenere la propria integrità di uomo o inseguire la vittoria a costo delle ultime forze rimaste? Commovente l’affannoso respiro con cui ha comunicato la travagliata decisione. Insomma: Siffredi è sceso dalla barca e si è smutandato prima ancora di mettere il secondo piede sulla sabbia.
Attimi di panico in studio: nostalgia per chi aveva già conosciuto le inconfutabili basi della sua carriera; mano allo smartphone e ricerca compulsiva su Google. Le telecamere l’hanno subito inquadrato a mezzo busto, evitando che a casa si vedesse “dalla cintola in giù”.
Mentre a Signorini luccicavano gli occhi di una gioia estatica, la Venier rischiava la morte per soffocamento da risata. La Marcuzzi intanto cercava di dirgli di andare dietro il paravento, perché nonostante la sua deformazione professionale, a casa ci sono i bambini che guardano.
Per fortuna anche la Marcuzzi e gli autori, ogni tanto, si ricordano di andare in onda in prima serata. Ma non è finita: abbiamo quindi assistito al secondo round.
Liberato dall’ingombrante quanto inutile orpello delle mutande, Siffredi si è scatenato. La Venier lo invita a farsi vedere di nuovo? E che ci vuole, suvvia. Secondo momento di panico a Cologno Monzese.
La preoccupazione della conduttrice va ai cameraman: dall’antifona infatti, parrrebbe che l’intenzione di coprirsi sia quotata quanto la vittoria di Topo Gigio a Sanremo.
Archiviata una parentesi televisiva squallida e di infimo livello, il trash non è terminato. Va ricordata la moglie di Brice Martinet che, offesa, dice alla figlia di Rachida che qui non siamo in Marocco. Abbiamo dunque scoperto, non senza una certa sorpresa, che fa parte della nostra cultura rimanere nudi in un reality: Leila, questo il nome della ragazza, non si permettesse dunque di giudicare i nostri costumi, evidentemente espressi dal regolamento dell’Isola. Come se un Salvini in tv non fosse già troppo…
Qui tutto il trash della quinta puntata.