“In questi ultimi anni Dario Fo si è riscoperto pittore e le sue opere sono state esposte a Palazzo Reale di Milano – afferma Milella -. Dario Fo ha fatto dono al Prix Italia del disegno dell’Albero della Cuccagna che fa rivivere la poetica teatrale che lo condusse a vincere nel 1997 il Premio Nobel per la Letteratura. Entriamo così insieme con lui nella commedia dell’arte di un tempo, ma attraverso l’allegoria e lo sberleffo di oggi. Dario Fo, pittore, drammaturgo, attore, proprio a Torno ha tenuto a battesimo la televisione, inventando nel 1953 il programma sperimentale intitolato ‘Quei bravi ragazzi’. Da allora autori e sceneggiatori, registi e produttori, protagonisti e interpreti sono scesi dal palcoscenico dei teatri per entrare nelle nostre case attraverso radio e tv, computer e tablet”. Su questa scia la 65esima edizione del Festival è stata intitolata: “L’albero delle idee, 65 anni di cultura in radio, televisione e web”. Un concorso che ieri ha premiato Samuel Beckett ed Ingmar Bergman, “nomi di eccellenza”, come ricorda il presidente della Rai Anna Maria Tarantola e che oggi si troverà uno scenario dove il web fa’ sempre più da padrone con un incremento del 30% dei prodotti per la Rete iscritti (le opere Rai in concorso per questa categoria sono: il sistema Internet di Rai Scuola e “Una mamma imperfetta”).
Diversamente dagli anni scorsi, in questa nuova edizione il Prix Italia apre anche ai paesi che non aderiscono all’istituzione del premio grazie alla Copeam, per uno sguardo più attento all’area mediterranea. Ma a broadcaster non ancora entrati nel Prix Italia si affianca la registrazione quest’anno di quattro nuove adesioni: le italiane Sky Arte e Discovery Channel Italia e le due tv paneuropee Hbo Europe e Euronews. In merito, il nuovo presidente del Prix Italia, il francese Rémy Pflimlin, dichiara: “Quale migliore testimonianza dell’interesse crescente che suscita questo nostro Festival? Un vento di novità incessante che non vuole cancellare il passato, ma al contrario che lo valorizza. Peraltro, è con questo spirito che inauguriamo quest’anno il nostro nuovo Archivio digitale. Un patrimonio culturale che tutti i soci del Prix Italia potranno consultare liberamente e soprattutto condividere”. Il varo è previsto il 24 settembre alla presenza del ministro dei Beni e delle attività culturali Massimo Bray.
Tanti gli eventi in programma quest’anno. In evidenza: la Lecture BBC “Il servizio pubblico radiotelevisivo nel XXI secolo: Rinascimento o Declino?” di Lord Patten, nominato presidente della Bbc Trust ad aprile 2011 ed anche rettore dell’Università di Oxford; l’incontro “Siamo in libertà vigilata?” a cui partecipano Franco Bernabè, presidente esecutivo di Telecom Italia ed autore del libro “Libertà vigilata”, e Richard Allan, director of Policy, Europe, Midde East and Africa, Facebook; e “20 anni di Euronews” raccontati da Michael Peters, président du Directoire d’Euronews. Ed ancora un confronto internazionale sul pianeta fiction, una tavola rotonda sul giornalismo nell’era multimediale, eventi legati al Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite (in particolare, il 22 settembre ci sarà l’incontro “Nutrire il pianeta” a cui prenderanno parte: il vice ministro degli Affari esteri Marta Dassù, il vice direttore esecutivo del WFP Elisabeth Rasmusson e l’amministratore delegato Expo 2015 Giuseppe Sala) e si parlerà di “spiritualità in Rete” con Signis (Associazione Cattolica Mondiale per la Comunicazione).
Tre le anteprime Rai, si attendono: per Rai1 il 25 settembre “La farfalla granata”, fiction liberamente tratta dall’omonimo libro di Nando Dalla Chiesa sul calciatore Gigi Meroni; per Rai2 il 23 settembre “Rex 6”; per Rai3 il 24 settembre il documentario “Verdi!” per la serie “La grande storia”, in occasione del bicentenario della nascita del compositore. Ospite d’onore della 65esima edizione dedicata alla Francia sarà l’attrice francese Marine Delterme. Una 65esima edizione che cade nel segno del numero cinque. Sono cinque anni che Torino ospita il Prix Italia. “Questo della Rai è un evento prestigioso che trova sede in un territorio fertile per l’audiovisivo”, commenta il sindaco di Torino Piero Fassino ricordando, tra l’altro, la Film Commission Torino Piemonte, il Museo nazionale del Cinema ed annunciando “la sede internazionale dedicata alla fotografia”. Cinque anni che si interfacciano con i cinque anni da segretario generale del premio da parte di Giovanna Milella, che quest’anno lascia la carica, nel segno di un lavoro portato avanti “in assoluta autonomia”, afferma, ricordando anche i trent’anni trascorsi in Rai (andando quest’anno in prepensionamento).