Giuliano Amato, che si è ritirato dalla politica attiva nel 2008, è ricordato soprattutto per essere stato l’artefice di quel prelievo forzoso del 6 per mille dai conti bancari degli italiani. Correva l’anno 1992 e lui, come premier, si trovò a gestire una difficile situazione finanziaria. Dopo aver lasciato la politica, è stato insignito di varie altre cariche.
Adesso, nel 2012, eccolo addirittura come conduttore tv. Nelle dodici puntate di “Se una farfalla batte le ali” spiegherà agli italiani come è mutata la situazione internazionale negli ultimi trent’anni e quali sono state le cause che hanno determinato gli attuali assetti.
Nella conferenza stampa di presentazione, il direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi, scherzando, ma forse non troppo, ha detto: “prestando Giuliano Amato alla politica, abbiamo perso un ottimo conduttore. Chissà, magari la sua collaborazione con noi continuerà, vediamo che share avrà questo programma”.
Il programma, naturalmente è Se una farfalla batte le ali e la Rai mostra di tenerci davero tanto, in quanto alla presentazione era presente, oltre il direttore generale, anche il presidente Anna Maria Tarantola che ha esplicitamente detto: “la nostra presenza qui è il segno dell’attenzione per questo appuntamento che ha un significato ed un rilievo particolari”. Per Tarantola l’obiettivo di Se una farfalla batte le ali, è capire come il mondo dopo la globalizzazione sia diventato sensibile ad eventi apparentemente lontani che invece hanno ripercussioni sulla nostra vita di tutti i giorni. Insomma, oggi un battito d’ali di farfalla a Pechino, può scatenare una tempesta a New York.
Al di là dei complimenti reciproci che si sono scambiati l’ex presidente del Consiglio, più volte ministro e i vertici Rai, resta la certezza che Gubitosi e la Tarantola hanno intenzione di realizzare più spesso programmi come questo. Giuliano Amato, inoltre, non si è sottratto a qualche domanda sulla poltica di oggi. Sul passo indietro fatto da Silvio Berlusconi, che ha scelto di non ricandidarsi a Premier, il dottor Sottile ( nomignolo con cui era chiamato) ha detto di apprezzare il gesto che considera di grande sensibilità politica.
Infine Amato, che ha introdotto per primo l’ICI come nuovo tributo venti anni fa, ha sottolineato. “è inutile chiudersi in casa. Il mondo entrerà anche dalla finestra e farà parte della nostra vita. Impariamolo a conoscerlo, allora” ha concluso.
E ad insegnarci come si fa a conoscere il mondo, dovrà essere proprio lui.