Franco Di Mare e Paola Perego formano una coppia sobria e abbastanza coinvolgente che riesce, ciascuno a suo modo, a conferire alla trasmissione un taglio giornalistico leggero e godibile. I conduttori si sforzano di mantenere sempre un certo equilibrio mentre il programma di ogni pomeriggio alterna momenti dal sapore più ludico, come quelli che nella settimana appena trascorsa sono stati dedicati al famoso barboncino di Palazzo Grazioli, Dudù, a servizi su argomenti più seri, come gli aggiornamenti su eventi politici tra cui le primarie del PD o le ultime numerose manifestazioni in piazza contro il governo. Nonostante, rispetto allo scorso anno, gli spazi dedicati alla cronaca rosa siano stati drasticamente ridotti, nelle ultime puntate abbiamo avuto modo di essere anche aggiornati in merito ai nuovi amori di Elisabetta Canalis, agli impegni natalizi di più o meno noti vip e ai progressi della vicenda Fico- Balotelli. Le notizie su gossip e frivolezze di vario genere quindi continuano ad imperversare all’interno della trasmissione in modo ancora assai significativo, ma tutto sommato innocuo e sempre equilibrato, pacato, giocoso e lontano dagli eccessi di altre trasmissioni simili.
Vista l’ampia fascia oraria che il programma occupa, dispiace che alla nuova postazione multimediale, che avrebbe dovuto offrire anticipazioni su cinema, tendenze e musica provenienti dal mondo del web, venga lasciato uno spazio molto marginale e poco coinvolgente, quando invece avrebbe potuto costituire una interessante attrattiva per il pubblico più giovane.
La vera nota dolente del programma però è costituita dall’eccessivo pathos di cui molti servizi, sui più recenti drammatici e delicati casi di cronaca, vengono caricati. In particolare, la notizia relativa alla contestata sentenza della Corte di Cassazione di Catanzaro che ha attenuato l’entità della colpa del sessantenne in relazione amorosa con la bambina di 11 anni, ha dato il via alla ripresa di argomenti troppo complessi, come la pedofilia e le baby squillo di Roma, per essere trattati in una trasmissione di questo genere. Non basta infatti un sano, ma superficiale buonismo per affrontare questioni di tale portata soprattutto in una fascia oraria tanto sensibile alla presenza di minori tra il pubblico.
È bello invece che vengano messe in evidenza notizie importanti, ma meno note, e casi di cronaca che diventano cultura e arte. Ne è un esempio il servizio dedicato al caso di Anna, impiegata di Napoli ingiustamente arrestata nell’ambito di una inchiesta sulla camorra, la quale, sebbene del tutto estranea alla vicenda, ha dovuto scontare 19 giorni di detenzione preventiva ai quali sono seguiti 4 anni di processi, prima che la sua innocenza fosse provata. La storia di Anna oggi, grazie all’estro del suo compagno, è diventata un interessante film interpretato da Luisa Ranieri. Anche il servizio sull’elemosiniere di Papa Francesco è stato al tempo stesso divertente, interessante e toccante.
In definitiva quando La vita in diretta non indugia su situazioni drammatiche, tragiche o cariche di eccessivo sentimentalismo, riesce anche ad offrire uno sguardo originale, positivo e non meno intrigante sulla realtà quotidiana, diffondendo notizie di speranza che, non solo commuovono o confortano, ma anche stimolano un pubblico che probabilmente molto risente dell’imperante negatività profusa dai mezzi di comunicazione.