PROMOSSI
1) Fabio Fazio. Amato dai radical chic, odiato dai nazionalpopolari . Ha saputo ritagliarsi negli anni uno spazio in cui propone una tv culturale elegante, ironica e ricercata. Il suo “Che tempo che fa” si conferma una piacevole eccezione nell’oceano di banalità e pecoreccio cui assistiamo quotidianamente. Si prepara per un altro Sanremo dopo il meritato successo dello scorso anno.
Quando qualità e quantità possono anche andare di pari passo.
2) Antonella Clerici. La conduttrice della porta accanto. Così familiare e alla mano, piace quasi a tutti ed è davvero difficile leggere critiche a lei indirizzate. Escludendo il mezzo flop de “La terra dei cuochi”, conduce con grande successo di ascolti La prova del cuoco, piccolo gioiellino del mezzogiorno targato Raiuno.Quando genuinità e verità sono doti ancora apprezzate dal pubblico televisivo.
3) Maria De Filippi. Nonostante un Amici che quest’anno sembra più un circo che un talent ( tra esibizioni allo specchio, nel recinto, sullo sgabello grazie alla solita Grazia Di Michele), la conduttrice resta il punto di forza di casa Mediaset. Riesce, contando sulla forza di ben quattro programmi di successo (Amici, Uomini e Donne, C’è posta per te, Italia’s got talent), ad imporre la sua conduzione intelligentemente minimalista. Quasi si stenta a credere che sia la mente di Uomini e Donne. Sarà una delle prime ad avere day time e puntate settimanali/serale su due reti diverse (infatti Amici andrà da gennaio su Real time per la fase di scuola,mentre resteranno su Canale 5 le puntate del sabato e del serale).
Quando chi conduce è più di quello che conduce.
4) Benedetta Parodi. Zitta zitta, la sorellina Parodi proveniente da La7 (dove la sorellona Cristina non ha fatto fortuna) è sbarcata su Real Time. E qui si sta prendendo grosse soddisfazioni. I risultati sono dalla sua parte. Bake off Italia (cooking show dedicato ai dolci) ha riscosso ascolti da record per una rete, Real Time, che accorcia sempre più le distanze dalle generaliste quanto a gradimento.
Quando chi risica e poi non rosica.
5) Alessandro Cattelan. Osannato, quasi unanimemente dalla critica televisiva, è un ragazzo che ha effettivamente doti e grosse potenzialità. In questi tre anni di X Factor targato Sky ha dimostrato di essere cresciuto. Conduzione moderna e di impronta quasi “americana”, si spera di vederlo cimentarsi anche in altro.
Quando giovane può essere anche professionale.
BOCCIATI.
1) Salvo Sottile. Approdato su La7 nel periodo di transumanza di giornalisti e conduttori dalle generaliste è andato incontro ad un flop annunciato. Il pubblico di La7 non ha premiato Linea Gialla, una sorta Quarto Grado reloaded. Nonostante nelle interviste con il suo solito atteggiamento da duro, non lo dica, chissà che in cuor suo non sia pentito. Citofonare Rita Dalla Chiesa per vedere se è dello stesso parere.
Quando non bisogna lasciare la via vecchia per la nuova.
2) Barbara D’Urso. Non credo ci sia ancora bisogno di spiegare il perché. Basta guardare (laddove fisiologicamente si riesca) una puntata di Pomeriggio 5 o Domenica Live per capirlo. Abbiamo già inserito i suoi programmi tra i più trash del 2013
Quando il trash è trash e basta.
3) Michelle Hunzinker. Nonostante la luce della maternità ( ha partorito la piccola Sole assentandosi appena pochi giorni), quest’anno la sua conduzione a Striscia La Notizia appare spenta. Le sue battute non fanno ridere e gli ascolti non sono più eccellenti per il tg satirico che accusa gli anni che passano (non sono bastati i velini a tempo determinato a innovare). Peccato sia stata proprio la bravissima Virginia Raffaele ad abbandonare il bancone dopo qualche settimana dal momento che (con la sua vera identità e non in quella dei personaggi che imita) sembrava molto più adatta ad un restyling di Striscia.
Quando bisogna reinventarsi per non diventare statici e prevedibili.
4) Paola Perego. In lei e nella sua Vita in diretta avevano riposto le speranze tutte le casalinghe anti Pomeriggio5. Ma evidentemente qualcosa deve essere andato storto: il programma di infotainment di Raiuno ne ha prese di sberle dalla D’Urso a cui non è sembrato vero di battere clamorosamente una delle rivali di sempre e non ha perso l’occasione di urlarlo ai quattro venti. Ovviamente non è tutta colpa della sola Paola Perego, ma semmai ripartita al 50% con il suo collega Franco Di Mare. Più della sua conduzione altera e la poca empatia con il pubblico (comunque a livello qualitativo megliore rispetto agli eccessi della rivale di Canale 5), hanno contribuito i contenuti autorali, del tutto confusionari. Bocciata per la Vita in diretta, ma promossa per lo show del sabato Superbrain (anche se con una concorrenza di Canale5 non pervenuta).
Quando Talpe e Ring fruttavano di più.
5) Luca Telese. C’era una volta un fervido giornalista (antiberlusconiano o quantomeno “fortemente critico del politico Silvio Berlusconi”) di La7 che, improvvisamente, decide di passare proprio sulla rete ammiraglia Mediaset a condurre il talk show di seconda serata Matrix, per un periodo accantonato dopo le edizioni di Enrico Mentana e Alessio Vinci. Naturalmente viene subissato di critiche, soprattutto su Twitter, e lo share non lo premia. Addirittura nella prima puntata stagionale di Domenica Live la D’Urso lo annuncia in qualità di ”editorialista di altissimo livello” in collegamento dalle piazze della politica per parlare di crisi di governo: tutto ci si aspettava tranne di vederlo ridotto ad inviato con dito sull’auricolare della”collega” D’Urso. Proprio lontani i tempi del suo stile mordace a InOnda.
Quando la coerenza non è un optional.
Auguri di buon anno e, tra le cose vecchie, non buttate via anche il televisore che magari il 2014 ci riserverà qualche piacevole sorpresa.